Nessuna retroattività e pertanto gli attuali deputati e senatori eletti e in carica non sono illegittimi come preteso dal MoVimento Cinque Stelle. E’ quanto si legge nella sentenza di abolizione del Porcellum, firmata dai 15 giudici della Consulta. La firma è arrivata dopo quattro ore di Camera di Consiglio, necessarie per scrivere le motivazioni della sentenza del 4 dicembre 2013 sulla legge elettorale.
La sentenza infatti è “autoapplicativa”, quindi una volta cancellato il vecchio sistema elettorale resti in vigore un proporzionale puro, quindi senza premio di maggioranza e con la possibilità per l’elettore di espriremere una sola preferenza. Il premio di maggioranza previsto dal Porcellum, si legge nel dispositivo, “è foriero si una eccessiva sovra-rappresentazione” e può produrre “una distorsione”, perchè non impone “il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista”.
Dunque sarà necessaria una riforma. Le 26 pagine del documento, con relatore Giuseppe Tesauro, ammettono le preferenze e i listini fissi: indicazioni utili anche per la trattativa sulla futura legge elettorale e che sembrano spingere verso il modello spagnolo. Nessuna retroattività, inoltre, è prevista per la sentenza. Una caratteristica che sconfessa le accuse di Grillo e del suo partito contro i parlamentari in carica.
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