“Profonda sintonia su tre riforme fondamentali”, così il leader del Pd Matteo Renzi commenta il suo incontro con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Sulla legge elettorale, Renzi parla di un modello in grado di “garantire la governabilità, salvaguardare il bipolarismo ed eliminare il potere di ricatto dei partiti più piccoli. Su questo tema c’è intesa tra Pd e Forza Italia, ma Renzi assicura “disponibilità al dialogo anche con le altre forze politiche”.
“Passeremo questo fine settimana al lavoro, lunedì presenteremo la proposta per la nuova legge elettorale”, annuncia il sindaco di Firenze. La legge elettorale non è l’unico tema su cui Pd e Forza Italia siglano un accordo di massima. C’è intesa anche “sulla revisione del titolo V della Costituzione” – che definisce le competenze dello stato, delle regioni e degli altri enti – e sulla ”trasformazione del Senato in Camera delle autonomie, con rappresentanti non di natura elettiva”.
Contento deve essere stato anche Berlusconi che invece è dovuto uscire dalla porta segreta per evitare altre uova. Appena fuori è tornato a Palazzo Grazioli dove lo aspettava Verdini.
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