Letta: chi vuole il mio posto lo dica

Il premier ai giornalisti: ha presento il programma solo adesso perché rispetto regole e impegni. Il Pd voleva votare prima la legge elettorale. Io sono uomo del Pd.

Letta: chi vuole il mio posto lo dica
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12 Febbraio 2014 - 18.25


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“Chi vuole venire qui al posto mio deve dire cosa vuole fare”. Il premier presenta un nuovo patto di coalizione, senza scadenza, legato “al compimento delle riforme”. Si chiamerà [url”Impegno Italia 2014″]http://www.palazzochigi.it/GovernoInforma/documenti/impegno_italia.pdf[/url]. E ha detto: “Non metto una data a Impegno Italia, questa legislatura deve farci uscire dall’emergenza”. “La durata di Impegno Italia per me è legata al compimento delle riforme, cioè della legge elettorale, del Senato, del titolo V della Costituzione. Ritengo che il lavoro possa essere legato a questo”, ha aggiunto poi Enrico Letta in conferenza stampa.

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“L’incontro con Renzi? È stato, come dite voi (i giornalisti, ndr), franco e…, in cui ognuno ha molto sinceramente fatto valutazioni, ripreso punti di vista. Quando si discute è sempre positivo”, ha detto. “Leggo tante ricostruzioni sul governo. Quello che devo dire, lo dirò giovedì alle 15 in direzione. In streaming, a viso aperto”, ha detto invece il sindaco di Firenze.

Letta ha quindi avvertito che “gli unici governi possono nascere in Parlamento, il mio governo è nato in Parlamento e ognuno si deve esprimere e pronunciare nelle sedi appropriate, cioè i partiti che esprimono i gruppi che votano la fiducia. Ognuno, io e il mio partito con il suo segretario, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Chiedo chiarezza. Lo dobbiamo ai cittadini italiani”. “Ieri mi hanno chiesto se mi dimettevo: le dimissioni non si danno per dicerie o manovre del palazzo, per un retroscena. Il rispetto delle istituzioni merita chiarezza”.

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Perché ora il programma “Impegno 2014”? “Perché sono rispettoso delle regole e degli impegni presi, il Pd ha chiesto che ci fosse prima l’impegno sulla legge elettorale. Io sono un uomo del Pd”, ha sottolineato Letta. L’auspicio espresso dal premier è che “il patto ci veda tutti impegnati in modo sintonico”. Perdita di tempo? “Se perdita di tempo c’è stata non è colpa mia”, ha detto il premier.

“Rimpasto? Aggiustamento non basta” – “L’aggiustamento non è sufficiente, bisogna tenere conto di quanto accaduto in tutti questi mesi, un governo nato con Berlusconi, con Sc unita e senza Renzi segretario, bisogna tenere conto dei cambiamenti che sono avvenuti che hanno cambiato la natura stessa del governo”. Così poi il premier sull’ipotesi di rimpasto.

[url”L’INCONTRO CON RENZI”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=54514&typeb=0&Letta-va-avanti-Renzi-decidero-domani[/url]

“Qui dentro ci sono 6 punti sulla parte dell’attuazione: sei punti che modificano le regole” a partire dai “concerti amministrativi” che sono la tomba dell’approvazione delle misure economiche. Lo ha detto il premier Enrico Letta in conferenza stampa.

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Scuola, cominci a 5 anni e finisca a 18 – “Cominciare e finire prima: vogliamo un grande piano per il Paese perché la scuola cominci a 5 anni e finisca a 18”, ha detto il premier. Sulla scuola prevede “un impegno significativo” che si aggiunge anche a quello per “scuole sicure e cablate”. “Un piano ambizioso con bambini al centro”.

30 miliardi di euro per la riduzione delle tasse – “Trenta miliardi di risorse per il biennio 2014-2015 che consentiranno quelle riduzioni di tasse per le imprese sul costo del lavoro e per il lavoratori”.

Impegni su economia, riforme ed Europa – E poi ha aggiunto: “Chiedo al Parlamento e ai partiti di definire, senza più rinvii, l’orizzonte della legislatura su tre assi: economia, riforme istituzionali, Europa”.

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Entro giugno ddl su coppie conviventi – “L’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa occidentale che non ha una legislazione in materia di diritti delle coppie conviventi. Per questo ci impegniamo a elaborare una proposta per la disciplina dei diritti delle coppie conviventi entro il secondo trimestre del 2014”.

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