E’ numerosa la delegazione della Lega che ha partecipato alle consultazioni in vista del nuovo governo a guida Renzi. A sottolinearlo è stato lo stesso Matteo Salvini, al termine dell’incontro, sottolineando che “volevano dar voce ai territori”.
Scarsi i punti di accordo tra la guida del futuro esecutivo e i rappresentanti del Carroccio, a partire da quelli dell’Europa e dell’euro. “Il problema è l’euro e i vincoli folli imposti dall’Unione europea” ha detto il segretario Salvini “e la posizione di Renzi, totalmente diversa dalla nostra, ci rammarica”. Bruxelles capisce solo la voce forte, ha aggiunto Salvini, e per questo la Lega, anche da sola continuerà a dar battaglia.
“Dal nostro punto di vista non c’è rilancio di economia e lavoro” ha detto poi Salvini, citando la manifestazione di oggi a Roma di artigiani e commercianti. Sul tema delle riforme la Lega porterà avanti il suo impegno su Titolo V e riforma del federalismo per “compleatre il processo di autonomia e responsabilizzazione dei territori” ma se ci fosse l’intenzione, come sembra per Salvini, di accentrare competenze e soldi, “sarà guerra totale”.
Altro punto critico lo ius soli.”Confermiamo che l’intergrazione non si regala la cittadinanza non si svende” ha detto Salvini confermando che “anche in questo caso la Lega ne farà e ne dirà delle belle”. Infine chiesta l’esenzione fiscale e totale per le zone colpite da alluvioni e terremoti, su cui “la Lega farà il diavolo a quattro”.
“Esco preoccupato” la conclusione di Salvini, parlando di un’Italia “occupata manu militari da potenze straniere e chi non le vuol discutere è complice di questa occupazione. Siamo soli in questa battaglia”.
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Argomenti: matteo renzi