M5s: i parlamentari votano l'espulsione dei dissidenti, ora tocca alla Rete

Sarà il web a decidere se i quattro senatori contestati dovranno lasciare il movimento dopo l'assemblea di ieri. Sul blog, Grillo chiama gli iscritti al voto.

M5s: i parlamentari votano l'espulsione dei dissidenti, ora tocca alla Rete
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26 Febbraio 2014 - 09.31


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I parlamentari Cinque Stelle hanno votato a favore dell’espulsione dei quattro senatori considerati dissidenti del Movimento, Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Lorenzo Battista e Fabrizio Bocchino, rei di aver criticato la gestione delle consultazioni da parte del leader Beppe Grillo. Ma sarà il popolo della Rete a decidere se l’espulsione sarà o meno confermata. Ancora una volta, il M5S si appella al voto on line.

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Sul blog di Beppe Grillo, questa mattina, l’appello al voto. Grillo scrive che la decisione di intervenire è arrivata “dopo svariate segnalazioni dal territorio di ragazzi, di attivisti, che ci dicevano che i 4 senatori Battista, Bocchino, Campanella e Orellana si vedevano poco e male”. Il leader pentastellato si dice dispiaciuto ma “non sono più in sintonia con il MoVimento” perché in contrasto con quanto detto finora. “Sono cambiati, si cambia, non è mica detto. Si terranno tutto lo stipendio, 20.000 euro al mese fanno comodo, capisco anche quello. Non capisco le motivazioni ideologiche” ha scritto ancora Grillo, che si appella alla rete: “spero confermerà il verdetto dell’assemblea, così noi siamo un pochino meno ma molto, molto più coesi e forti. Abbiamo una battaglia: dobbiamo vincere le europee e le vinceremo”.

L’assemblea di deputati e senatori si era chiusa ieri notte tardi, ovviamente in diretta streaming (piena di inciampi e interruzioni, segno evidente che i supertecnologici grillini hanno poca dimistichezza con le tecnologie). Presenti anche i senatori che hanno osato dissentire, nonostante inizialmente avessero fatto capire di non voler partecipare. Acceso il dibattito tra i presenti, tra i quali si sono registrate molte divergenze, rese evidenti a tutti dal live dell’incontro. Critico Alessio Tacconi, arrivato a chiedere di aggiungere il suo nome a quello dei dissidenti perché “non hanno violato il codice di comportamento, ma sono stati autori di un reato di opinione”. Sulla stessa linea, altri deputati come Tommaso Currò, Walter Rizzetto e Mimmo Pisano. Nonostante queste difese, però, la maggioranza dei parlamentari si è schierata per l’espulsione dei quattro che, secondo le accuse, starebbero già lavorando a un nuovo progetto politico.

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Gli “imputati” si sono difesi sottolineando di non aver violato il il regolamento e di essere stati condannati con un post sul blog di Grillo. Alla fine, il voto dell’assemblea che con una netta maggioranza ha stabilito di espellere i senatori ribelli, lasciando ai militanti sul web l’ultima parola in merito.

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