Primi dubbi nel Movimento sui meccanismi democratici di confronto sul web dei Cinque Stelle. Francesco Campanella, [url”il senatore M5s espulso dalla rete”]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=55061&typeb=0&Caos-M5s-dal-web-ok-all-espulsione[/url], afferma di avere la prova di interventi diretti di censura nei confronti di chi ha scritto commenti sul blog contrari a quanto sostenuto da Grillo.
«È successo domenica: ero con degli attivisti che hanno pubblicato un loro commento critico ad un post apparso sul blog. Commenti prima pubblicati e apparsi sulla pagina dei commenti e subito dopo eliminati» assicura Campanella affermando di avere lo screenshot della pagina incriminata. Allo stesso modo, racconta, «è successo in passato che a chi ha scritto commenti critici con Beppe Grillo sia stato successivamente precluso l’accesso al blog».
Non sarò il portavoce di un padrone – E poi ha aggiunto amareggiato: «Io sono disponibilissimo a essere portavoce degli elettori, ma non sono disponibile a essere portavoce di un padrone, anche se bonario e paternalistico. Io ho contestato l’atteggiamento sostanzialmente padronale da parte del duo Grillo-Casaleggio: manca un rapporto tra loro e i gruppi parlamentari. Non c’è un rapporto stretto e fitto tra la massa dei parlamentari e Grillo o Casaleggio: loro due hanno rapporti con alcuni dei parlamentari, Crimi e Bottici per esempio, e poi con i gruppi di comunicazione che sostanzialmente fungono da cinghia di trasmissione tra loro e il resto del partito».
Ci hanno espulso per le critiche a Grillo – «Sostanzialmente il motivo per cui ci hanno espulso è il fatto di aver criticato Grillo – ha sottolineato – Ci stiamo ancora chiedendo perché siamo stati ufficialmente cacciati dal M5s. Ciò che con tutta evidenza li ha spinti a farci uscire è stata la sottoscrizione di quel comunicato in cui dicevamo che Grillo aveva sprecato l’occasione del colloquio con Renzi, perchè non lo aveva indotto a dire che cosa voleva fare».