Il Pd contro Napolitano: no ad atti di clemenza

Provvedimenti inefficaci, che fanno da alibi per non fare scelte strutturali ha detto la responsabile Giustizia del partito: esistono margini di miglioramento.

Il Pd contro Napolitano: no ad atti di clemenza
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4 Marzo 2014 - 14.07


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No a provvedimenti di clemenza perché “inefficaci”. E’ questa la posizione del Pd, espressa dalla responsabile Giustizia Alessia Morani nel dibattito alla Camera sulla situazione nelle carceri italiane, in merito alla lettera del presidente Giorgio Napolitano sulla situazione dei detenuti inviata alle Camere nell’ottobre scorso.

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“La via della clemenza è un alibi per la politica che non vuole fare scelte strutturali” ha detto Morani, aggiungendo che “esistono grandi margini di miglioramento dell’azione politica per affrontare la questione, e non l’emergenza, carceraria”. I problemi comunque ci sono, a partire dal fatto che il 40% dei detenuti si trova in carcerazione preventiva, “una situazione intollerabile”.

Tra i suggerimenti del Partito Democratico, l’idea di far scontare la pena nei Paesi d’origine ai cittadini stranieri, rivedere la normativa sullo spaccio, destinare risorse: ai Sert per il lavoro in carcere, per gli assistenti sociali ed educatori, per la polizia penitenziaria in continua carenza di organico. «È una situazione intollerabile che il 40% dei detenuti si trovi in carcerazione preventiva», ha concluso Morani.

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