Rischio tsunami per l’Europa. Parola di Matteo Renzi, che stasera ha partecipato alla presentazione del libro di Massimo D’Alema, “Non solo euro”, al Tempio di Adriano a Roma. “O l’Ue è una sfida politica e richiama la politica alla dignità del suo ruolo o noi perdiamo. C’è uno spread tra le aspettative dei cittadini e il rapporto con l’Europa, uno scollamento incredibile come dimostrano i sondaggi devastanti, uno tsunami” ha spiegato il premier.
“Dobbiamo uscire dalla sudditanza che in Europa andiamo a fare gli esami, gli esami li fanno i cittadini non le grandi istituzioni europee” ha ripetuto il presidente del Consiglio, fresco dell’incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Non siamo l’ultima ruota del carro in Europa, anni di dichiarazioni che avremmo fatto la fine della Grecia hanno raggrinzito le ambizioni di un Paese: siamo la seconda manifattura, siamo secondi per avanzo primario. Se affrontiamo con decisione i guai storici e facciamo la nostra parte cambiando noi stessi, cambiamo l’Europa” ha detto ancora Renzi.
“Prima che il debito abbiamo il problema della mancanza di crescita,senza paragone in altri Paesi, per le quali il governo in prima fase ha scelto alcune mosse”, ha spiegato Renzi, parlando dell’Italia, augurandosi che si possano “sconfiggere i populismi” che qui hanno “le sembianze di Grillo e della Lega”.
Tornando sul tema delle riforme, il premier ha anche sottolineato che “l’idea di scrivere le regole del gioco con il centrodestra è un fatto fondamentale, un valore assoluto” e che la legge elettorale “non si può approvare a colpi di maggioranza tradendo il piano dell’accordo” sull’Italicum, tema su cui c’è spazio fino al 25 maggio.
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Argomenti: matteo renzi