Epurazioni M5s: è l'ora di Pizzarotti

Sul suo blog il comico attacca il sindaco di Parma, che aveva criticato le candidature europee: sarà il prossimo ad essere cacciato?

Epurazioni M5s: è l'ora di Pizzarotti
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8 Aprile 2014 - 17.14


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Sul blog del M5s, Beppe Grillo, ha attaccato il sindaco di Parma Pizzarotti, che ha espresso perplessità sulle candidature alle elezioni europee, ecco il testo integrale:

Il MoVimento 5 Stelle è ecumenico, è aperto a tutti i cittadini italiani che vogliano farne parte e disposti ad accettarne le poche, chiare e semplici regole. Per essere candidati con il M5S è sufficiente rispettare i requisiti di iscrizione ed essere cittadini italiani incensurati. Non devi essere conosciuto da qualcuno, che sia egli il primo dei sindaci o l’ultimo degli attivisti. Capitan Pizza però non è d’accordo con quelle stesse regole che l’hanno portato a essere sindaco di Parma. In questo video dice: “E’ un dato di fatto che in tutti i territori si è candidata gente che noi non abbiam mai visto. Vuol dire che non si sono spesi per il territorio. […] L’attivismo in questo modo viene fatto cadere. […] Uno sconosciuto perché dovrei votarlo? […] La conoscenza secondo me è importante. […] Aspetto i risultati. Mi piace parlare dopo aver visto per dare un giudizio.” E allora perché parli?

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De Franceschi(M5s) glissa sullo scontro Grillo-Pizzarotti

Se davvero il post di Beppe Grillo significa la ‘cacciatà di Pizzarotti dal M5s, il consigliere regionale Andrea Defranceschi resterebbe tra i pochi della ‘vecchia guardià che ha fatto nascere forte il Movimento in Emilia-Romagna. Grillo ha cacciato per primo il consigliere comunale ferrarese Valentino Tavolazzi, poi è toccato tra gli altri al consigliere regionale Giovanni Favia, alle consigliere comunali Federica Salsi di Bologna e Raffaella Pirini di Forlì, solo per parlare degli eletti da queste parti. Ma Defranceschi non intende entrare nel merito: «Rappresento i cittadini, non Grillo nè Pizzarotti», risponde a chi gli chiede di decifrare meglio il post di Grillo che non caccia esplicitamente dal Movimento il sindaco di Parma. «Non ho parlato nè con l’uno nè con l’altro», precisa il consigliere regionale. Defranceschi ribadisce solo la valutazione che diede sul metodo di voto per i candidati europei, al centro del contendere fin dalla critica agli ‘sconosciutì selezionati nei giorni scorsi: «Pizzarotti ha detto la sua sul metodo – sottolinea – io ho detto che non esiste un metodo perfetto e anche questo ha pregi e difetti, ma è il metodo migliore che abbiamo al momento».

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