«Credo nella logica e nel buon senso, continuo a pensare che, alla fine, sarò candidato». Claudio Scajola ha spiegato di aver sentito l’ultima volta Silvio Berlusconi «pochi giorni prima di essere assolto con formula piena dalla vicenda legata all’ acquisto della casa nei pressi del Colosseo», «gli dissi» che «quella delle elezioni europee» era «l’occasione giusta» per ritornare in politica, «lui disse che era d’accordo», poi «mai più» sentito.
Sul cosiddetto «cerchio magico» che avvolgerebbe l’ex Cavaliere, Scajola afferma: «Ci sono persone che non conosco. Quel Toti, per dire, l’ho visto solo alla tivù», mentre Francesca Pascale, «l’ho incontrata una sola volta… Nel 2009, a Napoli, sotto un palco… credo fosse una giovane candidata alle elezioni provinciali e io ero lì per un comizio».
Sull’ipotesi che Scajola ordini ai suoi di votare per Grillo, l’ex ministro replica: «Io sono cattolico, praticante e peccatore e non prevedo il tradimento», «certo se poi e non solo nei miei territori, ma anche altrove, certe figure dovessero essere messe ai margini, è chiaro che tanti militanti potrebbero avere molta meno voglia di mobilitarsi», «io conosco bene il territorio, le piazze, i palchi, gli umori del nostro popolo».
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