Il crimine non vincerà tuona il premier dall’alto del suo doppio mento pronunciato. Bofonchia e sputacchia un “dobbiamo fermare i ladri”. «Mette una brava persona come Cantone a capo di una fantomatica task-force per ottenere trasparenza nell’Expo e i giornalisti di regime si spellano le mani pensando ai titoloni che possono lanciare. Eppure il Renzi tace su Genovese, un deputato Pd, un deputato renziano per il quale i giudici hanno chiesto l’arresto (pensate se avessero chiesto il mio di arresto quanto se ne sarebbe parlato) ma che sta godendo (come detto e scritto in tempi non sospetti) della melina piddina. I piddini con la loro ipocrita stampella, ovvero Sel, Siderurgia in libertà, fanno ostruzionismo a un proprio decreto per poter far slittare il voto su Genovese». Lo ha scritto in un post su Facebook Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle.
«L’essenziale è votarlo dopo le elezioni. Ricordo che secondo i giudici Genovese si è rubato fondi destinati alla formazione dei giovani siciliani! Questo è il gioco del Pd e l’abbiamo, ancora una volta, smascherato (a questo serve l’opposizione). Se si votasse oggi (il regolamento prevede il voto palese salvo che 20 deputati non richiedano il voto segreto) il Pd sarebbe costretto a votare a favore dell’arresto – continua Di Battista – e perderebbe i 20.000 voti che porta Genovese. Se si votasse dopo le europee al contrario si potrà anche salvare. Tanto molti piddini hanno la memoria corta, si sono già dimenticati di quando chiedevano di votare Rodotà e invece il loro partito ha preferito rieleggere, assieme a Berlusconi, il garante delle riforme (piduiste) ovvero Napolitano. Avete capito che lo scontro è totale alla Camera. Totale. Non è più tra destra e sinistra. Lo scontro è tra ladri e persone oneste. Via i ladri dal Parlamento!»