Il M5s dipende ancora troppo dai suoi due leader, ma presto camminerà da solo. Sono queste le parole di Gianroberto Casaleggio, guru dei 5 Stelle: “Ci vorrà un minimo di tempo per una struttura autonoma ma io e Grillo non siamo eterni e oggi si può parlare di un gruppo di persone che può sostenere il movimento”, ha affermato. Prima o poi i grillini quindi faranno “a meno di me e Grillo e speriamo che la maggioranza degli italiani sia con il M5s”.
Il piano del Movimento 5 Stelle è chiaro secondo Casaleggio. “Se vincessimo alle Europee il giorno dopo chiederemmo un nuovo presidente della Repubblica e chiederemmo al nuovo presidente di indire le elezioni politiche. L’attuale Parlamento dal punto di vista costituzionale e di rappresentanza della volontà popolare non avrebbe legittimità”. Finché non abbiamo la maggioranza non possiamo” far cadere il governo, ma “confido nella ragionevolezza e nell’intelligenza delle Istituzioni perché non si può paralizzare il Paese perché non si vuole il cambiamento”.
Il guru a 5 Stelle interviene anche sulla legge elettorale dicendo che M5s ha la sua e la “presenterà prima delle elezioni Europee”. Si tratta di una legge “costruita in rete con 4-5 mesi di discussioni”. Renzi ne uscirebbe invece indebolito? Per il co-leader del movimento “il premier è già debole: Renzi sta catalizzando il pensiero complesso che deriva dal Pci, da Berlinguer, Togliatti, in 80 euro. Se Renzi perderà uscirà perciò dallo scenario politico”, ribadisce.
E sulla crisi delle Pmi ha detto: “Il problema fondamentale per Italia è quello di aiutare le Pmi a svilupparsi e a fare concorrenza internazionale. Qualsiasi azione si debba fare” in politica economica deve essere finalizzata “ad piano rilancio per le piccole e medie imprese”.
Casaleggio ha poi aggiunto: “Io non ho avuto simpatie politiche di nessun tipo, ho votato di solito in base al programma” e “ho votato a tutti i referendum”, ha poi spiegato Casaleggio. Rispondendo alla domanda su chi avesse votato prima del M5s ha confessato: “Non mi sono mai riconosciuto in nessun partito, ho votato chi portava avanti argomenti per me prioritari”, come “il no al nucleare”.
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