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Giancarlo Galan resterà in carcere. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Venezia che, dopo quattro ore di camera di consiglio, ha respinto le richieste della difesa che puntava almeno a ottenere gli arresti domiciliari.
I giudici hanno annullato inoltre per prescrizione le contestazioni fatte dal Gip Alberto Scaramuzza, per i fatti antecedenti il 22 luglio 2008. Tra questi, i finanziamenti per le campagna elettorali, altre dazioni, e i lavori per il restauro della villa dell’ex Governatore della regione Veneto. Hanno invece accolto la parte dell’ordinanza riguardante i presunti illeciti attribuiti a Galan dopo il 22 luglio 2008.