Viminale. Angelino Alfano, ministro dell’Interno, ha delegato il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro a esercitare i poteri di accesso e di accertamento nei confronti del Comune di Roma.
Mentre il Vicariato di Roma afferma di essere “estraneo alle attività della Cooperativa “Domus caritatis” e dal Consorzio “Casa della solidarietà” che non sono “riconducibili all’Ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santissimo Sacramento e di San Trifone, di cui è in corso la procedura di estinzione”.
Intanto sono iniziati gli interrogatori di garanzia di quattro degli otto indagati . A occuparsene è il gip Flavia Costantini, magistrato che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, alla presenza del pm Luca Tescaroli, uno dei titolari dell’inchiesta giudiziaria.
“Mi sembra che l’anello debole sia più di uno: sicuramente i partiti devono fare pulizia al loro interno. La questione morale è imperativa”. Lo ha affermato Laura Boldrini, presidente della Camera, in riferimento alle indagini sulla mafia di Roma. Bisogna, ha detto “ricominciare da chi sta nei partiti: per quale motivo le persone decidono di fare politica? Bisogna anche andare oltre perché il sistema è marcio in quanto tutti vogliono lucrare sul sistema, non solo i politici ma anche chi dovrebbe occuparsi del benessere delle persone più vulnerabili”. Insomma, la Boldrini ha sottolineato che l’inchiesta “deve andare avanti e si augura che chi “ha responsabilità ne risponda davanti alla legge, perché questo non è un sistema tollerabile. Fatta chiarezza si deve mettere in campo un sistema di controllo e monitoraggio che sia all’altezza”.
Il presidente del Senato Grasso, ha affermato che “La politica deve avere uno scatto, un colpo di reni, una rivolta morale per cercare di eliminare prima ancora della magistratura dalle proprie fila coloro che non meritano di rappresentare i cittadini”.
