Facebook ha bloccato l’account di Matteo Salvini, dopo le sue esternazioni sui rom. “Facebook mi ha sospeso per 24 ore perché ho usato la parola zingari che usava mia nonna”, ha spiegato il segretario della Lega, definendo “ipocrita” l’Italia, dopo le polemiche scatenate dalle sue parole [url”sui campi rom da “radere al suolo””]http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=71909&typeb=0&Deliri-Salvini-i-campi-Rom-vanno-rasi-al-suolo-[/url].
Nonostante la punizione da parte del social, Salvini, parlando a Radio Padania, ha rincarato la dose: “Se andiamo al governo, mando il preavviso di sfratto e poi rado al suolo tutto”. Il leghista ha spiegato poi di pensare “anche a quelle migliaia di minorenni costretti a rubare e a fare gli accattoni, che dovrebbero essere sottratti ai genitori. Mi chiedo: dove sono gli assistenti sociali? Li manderei nei campi rom prima di chiuderli”.
Il leader del Carroccio, privo di Facebook, ha quindi replicato alle critiche di esponenti del Vaticano alla dichiarazione: “Sentire certe parole in bocca a un vescovo mi fa tristezza. Se avessi peccato, compito di un vescovo sarebbe di riportarmi sulla retta via, non di insultarmi”. Infine ha concluso: “Io parlo con i parroci di provincia, non con i vescovoni che vivono in 300 metri quadrati, magari anche con i camerieri”.
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