“Credo che sia rispettoso del vostro ruolo e della consapevolezza dell’importanza del Parlamento partire da un approccio totalmente, integralmente, radicalmente politico”. Così il premier Matteo Renzi, in aula alla Camera in vista del consiglio europeo di domani, convocato dopo la strage dei migranti nel Canale di Sicilia. “Noi oggi siamo chiamati a un approccio totalmente politico perché è di politica che ha bisogno l’Unione europea. Perché è politica la necessità che abbiamo di non dare una reazione emotiva. O c’e’ la capacita’ di dare una risposta complessa o non andiamo da nessuna parte”, aggiunge Renzi” . Bisogna spiegarla in modo semplice, ma non si puo’ affrontarla in modo semplicistico. E’ semplicistico dire ‘tutti a casa loro’ o ‘accogliamo tutti’. Di fronte a quello che stiamo vivendo si impone una risposta di respiro più ampio rispetto a una reazione immediata. Oggi la questione e’ cosa pensiamo dell’Africa. E se non partiamo di li’ non saremo in grado di dire nulla di sensato”.
“Il pensiero va alle famiglie”, dice il premier. Spesso viene da “pensare che di fronte ai numeri che ballano in queste stragi si stia parlando di oggetti astratti. No, sono donne e uomini, famiglie che piangono ma non e’ solo l’aspetto del cordoglio umano a cui siamo chiamati oggi”. “E non nego – prosegue – la gratitudine del governo alla donne e agli uomini della marina, della guardia costiera, della guardia di finanza, dei carabinieri, persone con una divisa che stanno onorando l’Italia accogliendo le persone superstiti salvando vite umane in mare per adempiere a quel principio che nel Vangelo e’ sintetizzato da ‘ero un forestiero e mi avete accolto’, ma che per ciascuno costituisce un principio irrinunciabile”.
“Non si affronta la questione degli sbarchi dalla Libia parlando alla pancia delle persone”, dice Matteo Renzi. “L’idea che gli italiani votino sulla base della pancia come pensa qualcuno- aggiunge- e’ profondamente offensiva nei confronti degli italiani, che sono persone razionali e capaci di decidere. E comunque non e’ un problema di elezioni. Va oltre, e’ un problema di dignita’ dell’uomo”. “Combattere i trafficanti di uomini significa combattere gli schiavisti del XXI secolo – aggiunge – Io ritengo che non sia un’esagerazione o un azzardo sostenere che cio’ che sta avvenendo nell’area del Mediterraneo con la compravendita di uomini e’ una forma di moderno schiavismo. E l’Europa non puo’ lasciare solo a noi questa battaglia che e’ una battaglia di assoluta civiltà”, aggiunge Renzi. “Bisogna mantenersi umani, evitando di inseguire la demagogia anche in un dibattito parlamentare, come stanno facendo alcune opposizioni. C’e’ un limite al tentativo di sciacallaggio di queste ore”. Le parole del premier sono accolte dalla proteste delle opposizioni a cui Renzi fa riferimento. Il presidente del consiglio aggiunge: “C’e’ un secolo di civilta’ giuridica e di valori umani a cui non rinuncia questo Paese in nome della demagogia. Noi non ci rinunciamo”.
Poi sulle preposte in vista del coniglio di domani spiega. “Proponiamo che le procedure di asilo siano gestite con un team europeo”, perche si tratta “di un patrimonio non soltanto di un paese, ma di tutti i 28 paesi”. L’Ue deve essere “qualcosa di diverso da un dotto club di specialisti tecnici che conoscono tutte le dinamiche geopolitiche ma si dimenticano di dare risposte ai problemni del nostro tempo”, dice Matteo Renzi in aula alla Camera “Io sono molto ottimista sul fatto che Ue possa cambiare passo”, dice Matteo Renzi in aula alla Camera in vista del consiglio europeo di domani. “Perche’ penso che di fronte a quello che sta avvenendo intervenendo in Africa con una strategia a lungo periodo, e piu’ significativa di quello che e’ stato fatto fino ad oggi, l’Ue restituisca a se stessa il bisogno di richiamare la propria vocazione”.
“Di fronte a queste tematiche, non c’e’ divisione di parte. C’e’ l’Italia”, dice Matteo Renzi in aula alla Camera, in vista del consiglio europeo di domani. “La retorica del mai piu’ funziona per uno spot televisivo, ma poi non e’ cosi’, continua anche adesso e proseguira’. E chi vi dice il contrario pensa a svuotare il mare con un cucchiaino”. Lo dice il premier Matteo Renzi alla Camera. (Vid/ Matteo Renzi legge in aula alla Camera una poesia di Pedro Salinas per descrivere il dramma dei migranti. “L’aria e’ ormai quasi irrespirabile / perche’ non mi rispondi: / tu sai bene che quello che respiro / sono le tue risposte. / E ora soffoco”, dice Renzi. E aggiunge: “La mancanza di risposte da parte della comunita’ internazionale fa letteralmente soffocare un’intera generazione”.
Sempre sul tema immigrazione nel pomeriggio il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rispondera’ nel question time ad interrogazioni sull’eventuale rafforzamento della missione Triton, con particolare riferimento all’ipotesi che diventi una missione di ricerca e soccorso in mare (Costantino ed altri – SEL); sulla capacita’ di accoglienza dei migranti da parte di regioni ed enti locali (Busin ed altri – LNA); sull’emergenza immigrazione in vista del Consiglio europeo straordinario di domani (Fiano ed altri – PD); sulle misure nei confronti dei cosiddetti scafisti e sulla sicurezza del personale della Guardia costiera impegnato nei soccorsi alle imbarcazioni di migranti (Ravetto e Brunetta – FI-PdL); sulle iniziative per un maggiore coinvolgimento nella gestione dei flussi migratori delle Istituzioni europee e degli Stati membri, nonche’ dei Paesi di origine e di transito dei migranti (Buttiglione e Binetti – AP); sul contrasto all’immigrazione clandestina, con particolare riferimento alla lotta ai trafficanti di esseri umani (DIRE).
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