Civati: la Liguria è la nostra Scozia

L'ex Pd parla delle prossime elezioni regionali e lancia una stoccata a Renzi: il faraone d'Italia che si appella al voto utile fa tenerezza

Giuseppe Civati
Giuseppe Civati
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15 Maggio 2015 - 09.37


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Pippo Civati ci crede: “Io dico che la Liguria è la nostra Scozia”. L’ormai ex del Pd ha parlato sulle pagine de La Stampa e il Secolo XIX del suo nuovo progetto: “L’operazione Pastorino può diventare il modello di ispirazione per quello che vorremmo fare dal 2 giugno”, “un soggetto politico totalmente nuovo”. Il partito della Nazione? “Questo oceanico partito della Nazione, la Balena Bianca 2.0, in Liguria rischia di non prendere nemmeno il 30%”. Civati torna sulle accuse di Renzi a Luca Pastorino di voler far perdere Paita e il Pd: “l’argomento è poverissimo: il potente premier, il faraone d’Italia che si appella al voto utile fa tenerezza. Ma come? Prima ci considerava perdenti e inutili e adesso dice che senza di noi non vince?”.

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Quindi riflette sul Pd, “un partito che è alleato con chiunque: stiamo assistendo alla trasposizione delle larghe intese in chiave locale”. Sottolinea come, comunque andra’ il voto, sarà una vittoria dimezzata: “se vince Paita – dice Civati – ci saranno le nuove larghe intese. E’ la linea di Renzi, che passa da Alfano e arriva a Verdini”. Esclude una prospettiva di ricucitura post-voto: “con la Paita abbiamo deciso di non allearci”, mentre “in questo momento, su molti temi, mi pare ci sia più vicinanza con il M5s che con il Pd di Renzi-Paita”. “Ma – sottolinea Civati nell’intervista al Secolo XIX – e’ la mia opinione. Bisognerebbe chiedere a Pastorino cosa vuole fare”.

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