Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale dei Verdi, ha annunciato su Facebook che lascerà la guida del partito: “Da anni e anni i Verdi sono stati fatti sparire dall’informazione radio-tv a partire da quella pubblica!” Ora “spero sappiano trovare la giusta strada considerato che su di me pende la fatwa politica”.
Per Bonelli però non sarà la fine della carriera politica: “Farò il militante Verde, scriverò, seguirò il processo Ambiente Svenduto a Taranto. Ringrazio con molto affetto chi mi è stato vicino, gli amici di Taranto e pugliesi, gli amici verdi e non di tutta Italia”.
Bonelli nel lungo post pubblicato sul social network ha spiegato che si tratta di “una scelta di vita”, passando poi a ricostruire la sua storia politica e di ambientalista: “Fui eletto consigliere circoscrizionale e nel 1993 presidente circoscrizione. Mi chiamavano il Torquemada del litorale perché iniziai a fare pagare le tasse agli stabilimenti balneari (10 miliardi di lire) e cominciai ad abbattere le case abusive nelle aree vincolate”. Poi ha sottolineato che la sua azione politica “non è mai stata amata da un pezzo della sinistra italiana. Infatti quando mi sono candidato a Taranto la sinistra ha reagito violentemente contro di me. Fui definito avvoltoio. In virtù di quella scelta fui espulso da ogni luogo della politica nazionale come se fossi un appestato. Non ho letto articoli o prese di posizione di intellettuali, associazioni di rilievo nazionale che abbiano speso una parola in difesa della popolazione tarantina”.
Dopo “tanti anni passati a far battaglie e proposte in difesa del popolo inquinato, e orgoglioso della dignità integra e della mia coerenza – ha concluso Bonelli – è arrivato il momento di far fare ad altri quello che ho fatto, a partire dalla guida dei Verdi, che spero sappiano trovare la giusta strada considerato che su di me pende la fatwa politica”.