Uccellini a doppio senso, la pubblicità che fa indignare

E' diventato un caso politico un volgarissimo spot di un'azienda di Pesaro che insulta tutte le donne. La scritta dice: 'Entra solo chi voglio io'.

Uccellini a doppio senso, la pubblicità che fa indignare
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5 Agosto 2015 - 20.34


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In Italia, si sa, i pubblicitari quando pensano di realizzare una campagna pubblicitaria divertente e dai doppi sensi finiscono sempre per prendere di mira, insultare, sbeffeggiare, offendere le donne. E’ incredibile come ogni tot di tempo si debba discutere su vergognosi cartelli pubblicitari che invadono le città. Da Nord a Sud: è una delle poche cose che riesce a mettere d’accordo tutti gli uomini d’Italia.

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L’ultimo in ordine di tempo è quello apparso a Pesaro, della ditta “Uccellini”. Vendendo sistei di sicurezza antintrusione e videosorveglianza, deve essere sembrato davvero divertente sia all’azienda sia a chi ha pensato lo spot di metterci le gambe di una bella donna nuda, stesa, che si copre le parti intime con la mano e la scritta “Entra solo chi voglio io“: probabilmente avranno pensato che fosse una meravigliosa pubblicità anti-stupro.

Prima apparsa sul web – e sì, in rete molti utenti l’avevano etichettata già come offensiva -, dopo due mesi la “geniale” pubblicità è apparsa per le vie della città e sui taxi: si erano davvero convinti ditta e pubblicitario di stare facendo un servizio alla comunità, incivilendo gli stupratori.

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Eppure a qualcuno proprio non è andato giù questo servizio utile. L’assessore Giuliana Ceccarelli ha chiesto all’azienda di sospendere immediatamente il messaggio promozionale. Richiesta già avanzata dal M5S, che aveva avviato una petizione on-line per ottenerne la rimozione dello spot con la consigliera Edda Bassi che aveva postato il manifesto su Facebook. Il dibattito si era aperto e la Bassi aveva scritto: «Il signor Uccellini mi ha informato che ha dovuto oscurare la pagine fb dell’azienda, ci dispiace ma la scelta di quella pubblicità volgare implica dei rischi».

La notizia è arrivata L’amministrazione di Pesaro, infatti, dopo la richiesta di sospensione del messaggio da parte della Ceccarelli, ha inviato un comunicato con scritto all’azienda: «L’amministrazione è attenta alla formazione del cittadino e osserva con attenzione gli aspetti educativi perché la violenza sulle donne trova alibi in ogni ambito, anche di carattere sociale e culturale».

Il Consiglio comunale di Pesaro ha approvato (delibera n. 1807483 del 1° aprile 2015) l’adesione al Protocollo ANCI-D.I.RE (Associazione Nazionale Donne in rete contro la violenza) per la collaborazione, promozione e sviluppo di azioni, progetti ed iniziative finalizzate alla prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne e quindi anche la “presa di coscienza riguardo la connessione tra la raffigurazione della donna nella pubblicità e la violenza maschile contro le donne”.

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Quello che ci si può solo augurare è che non si vedano davvero per le strade più questo tipo di spot.

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