L'accordo elettorale tra Silvio e Salvini vacilla sui nomi

Berlusconi annuncia le candidature a Bologna, Milano e Roma, ma Salvini frena sull'alleanza: 'I miei nomi per le amministrative non sono quelli'.

L'accordo elettorale tra Silvio e Salvini vacilla sui nomi
Preroll AMP

Desk2 Modifica articolo

30 Gennaio 2016 - 12.29


ATF AMP

C’è aria di crisi tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini: l’accordo tra il leader di Forza Italia e quello della Lega Nord vacilla sui nomi dei candidati alle prossime elezioni amministrative. I candidati indicati dal Cavaliere – Guido Bertolaso a Roma, Stefano Parisi a Milano e Vittorio Sgarbi a Bologna – non piacciono al Carroccio e Salvini non ne ha fatto mistero: «Le cose di Berlusconi chiedetele a Berlusconi, io mi chiamo Salvini, ho le mie idee, sono d’accordo con me stesso e i nomi non sono quelli», ha risposto a chi gli chiedeva di commentare i nomi fatti dall’ex premier.

Top Right AMP

Forza Italia è subito corsa ai ripari «per non ingenerare confusione»: «Il presidente Silvio Berlusconi ha detto chiaramente, ribadendo peraltro una posizione già nota, che le candidature andranno condivise con gli alleati e che l’unico criterio sarà quello del miglior candidato possibile, con forte esperienza amministrativa e gestionale», ha spiegato Deborah Bergamini, responsabile comunicazione degli azzurri, rispondendo alle frasi di Salvini.

Dunque, sembra che per la scelta dei nomi del centrodestra sia ancora tutto fermo ai blocchi di partenza. La Lega, forte del legame europeo con Marine Le Pen, potrebbe correre anche da sola: Salvini ha infatti spiegato che il suo non è un partito di estrema destra, ma è una forza a sostegno dei lavoratori. Certo è che la Lega è sempre più vicina alle posizioni del Front National, come emerso nel corso della due giorni milanese della Le Pen e degli altri colleghi dell’Efn (Europe of nations and freedom).

Dynamic 1 AMP

Sulle candidature, Salvini vuole avere la leadership in qualità di «primo partito del centrodestra»). L’idea è, ad esempio, di sostituire a Bologna la sua candidata, Lucia Borgonzoni con Vittorio Sgarbi – che peraltro ha già detto «no» a Berlusconi – e proporre Stefano Parisi a Milano.

Ottimismo trapela invece da Fi, con Berlusconi che ha ricordato: «Non c’è fretta, anche Toti in Liguria lo abbiamo deciso alla fine…». La partita a questo punto sembra rinviata, in attesa di scoprire chi saranno i candidati del Pd.

FloorAD AMP
Exit mobile version