Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è tornato a parlare del referendum del 17 aprile, spiegando che, secondo il suo punto di vista, “ogni scelta è legittima”. Il premier, che ha sempre invitato i suoi elettori ad astenersi dalle urne, ha aggiunto: “Come ha magistralmente spiegato Giorgio Napolitano in una intervista a Repubblica, se un referendum prevede il quorum la posizione di chi si astiene è costituzionalmente legittima al pari delle altre. Nel caso di un referendum con quorum sostenere le ragioni di chi non vuole andare a votare ha la stessa identica dignità di chi dice sì o no”.
“Sulle energie rinnovabili l’Italia va forte, meglio di Uk, Francia e Germania. Ma le rinnovabili da sole non bastano, per il momento. Se chiudiamo le nostre piattaforme dovremo comprare più gas e petrolio dagli arabi o dai russi, sprecando le risorse già esistenti. A me sembra più saggio finire di estrarre ciò che già c’è, senza licenziare i lavoratori del settore e senza sprecare l’energia che abbiamo”, ha continuanto il presidente del Consiglio che poi spiegato: “Bene che ci sia informazione, dunque. Riconoscendo pieno diritto di espressione alle posizioni del sì e a quelle del no o dell’astensione”.
“Ovviamente la campagna elettorale referendaria di ottobre avrà accenti molto duri, vista la posta in gioco, e io non mancherò di utilizzare tutti gli argomenti più chiari e più efficaci per valorizzare quanto di buono ci sia nel testo della riforma”, ha aggiunto il premier nella newsletter Enews. Alla Camera “ho cercato di rispondere punto per punto alle critiche che giudico in larga parte strumentali, come estremo atto di riguardo verso il Parlamento e il suo dibattito”, ha sottolineato.
“Quanto ai comitati per il prossimo ottobre, ci saranno diversi modi per partecipare. Intanto sarà formato un Comitato Nazionale guidato da personalità e da studiosi che nel corso della campagna avranno la responsabilità di illustrare i temi di merito e le ragioni della riforma. Poi ci sarà la possibilità per almeno dieci cittadini di riunirsi assieme e di fare un comitato spontaneo sia su base territoriale che sui luoghi di lavoro o nelle realtà culturali: grande occasione per avvicinarsi”, ha concluso il premier.
Speranza: inaccettabile che Renzi sia per l’astensione. “È inaccettabile che sul referendum del 17 aprile il premier faccia il capo del partito dell’astensione. Pd non significa partecipazione dal basso?”. Lo ha scritto su Twitter Roberto Speranza, deputato della minoranza Pd che guida Sinistra riformista, commentando le affermazioni di Matteo Renzi sulla consultazione sulle trivelle.
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