‘Io mi sono battuto per intitolare una strada ad Almirante proprio quando a Roma governava il centrodestra e gli uomini e le donne di Meloni stavano in Giunta con Alemanno, e non ci riuscii. La proposta di Meloni adesso, a 10 giorni dal voto, mi sembra molto strumentale”. Lo ha detto Francesco Storace, capolista della Lista Storace Marchini Sindaco, in un’intervista all’Adnkronos.
”Si è dato modo alla Comunità ebraica di Roma – ha aggiunto – di definire Almirante un razzista e questo mi dà molto fastidio e mi dispiace che il presidente della Repubblica Mattarella stia zitto di fronte a tutto questo, perché proprio lui lo scorso settembre disse cose importantissime su Almirante, lodandone il suo atteggiamento verso la Repubblica e le istituzioni. Averlo usato in campagna elettorale – ha sottolineato Storace – è stato un grave errore politico”.
A Storace si potrebbe ricordare che Almirante fu tra i firmatari nel 1938 del Manifesto della razza e dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista La difesa della razza come segretario di redazione. E allora perché si inalbera se qualcuno lo definisce razzista? Cosa si scriveva su La difesa della razza? Che siamo tutti uguali? No. Si affermava che c’era una razza superiore, quella ariana, alla quale appartenevano anche gli italiani. E che gli italiani non avrebbero dovuto mischiarsi con razze inferiori. Gli ebrei, i negri…