Israele ha deciso di vietare l’ingresso alla delegazione italiana del Movmento 5 stelle di entrare nella Striscia di Gaza. «È un cattivo segnala per la pace», ha detto Di Maio, che insieme a Manlio Di Stefano e Ornella Bertorotta è da venerdì in visita in Israele. «Un cattivo segnale non nei nostri confronti, ma per l’approccio del governo israeliano sulla situazione nella Striscia di Gaza e sulla pace nella Regione», ha poi aggiunto.
Nella nota diffusa dai penta stellati si legge: «Abbiamo appreso dalla nostra ambasciata che il governo israeliano impedisce alla delegazione guidata dal vicepresidente della Camera dei deputati di recarsi nella Striscia di Gaza per visitare il progetto di un’organizzazione non governativa italiana pagato con i soldi dei cittadini italiani. Questo è un cattivo segnale non tanto per il Movimento 5 Stelle ma soprattutto per quello che è l’approccio dello stesso esecutivo israeliano rispetto alla situazione nella Striscia di Gaza e della pace nella regione».
«Nella giornata di oggi la delegazione visiterà ugualmente la cooperazione italiana fuori dalla Striscia di Gaza – prosegue la nota – in particolare la ong Vento di Terra, per vedere quali sono i progetti italiani nella Cisgiordania. Prima invece previsto un incontro con un incubatore di start up israeliane per approfondire i temi già affrontati nel corso della prima giornata in ambasciata e per comprendere come lo stato italiano possa investire con successo nello sviluppo del mondo delle startup partendo da casi virtuosi».
Nella diatriba tra M5s e governo di Gerusalemme è intervenuto anche l’ambasciatore di Israele a Roma che ha replicato ai penta stellati, spiegando: «La Striscia di Gaza è controllata da Hamas, organizzazione terroristica ostile a Israele. L’ingresso coinvolge permessi speciali soggetti a considerazioni di sicurezza».
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