Di Battista: M5s adesso è pronto a governare il paese

Il programma elettorale: fuori dall'euro e fuori gli immigrati se non rifugiati

Di Battista e Grillo
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8 Dicembre 2016 - 12.40


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Vista la (in)competenza della sindaca Raggi, al cui confronto il ‘marziano’ Marino finirà con il sembrare Napoleone, c’è da difre che vengono i brividi a mettere l’Italia in mano ai seguaci di un ducetto pseudo-democratico (Grillo) e del vice-guru (Casaleggio jr) che non a caso ormai piacciono sempre di più a salvini.
E adesso Di Battista conferma che il M5s è “pronto a candidarsi” alla guida del Paese, anche se “saranno i cittadini a deciderlo”. L’esponente grillino, inoltre, afferma di non voler discutere per “mesi e mesi” della legge elettorale, ma chiede una versione dell’Italicum “approvata dalla Corte Costituzionale, che auspichiamo arrivi in gennaio”.
Di Battista ritiene che in campo economico la precedenza debba essere data alle “piccole e medie imprese. Intervenendo in questo ambito la ripresa è assicurata”. L’imposizione fiscale, inoltre, “deve diminuire” e “servono istituti finanziari pubblici che consentano investimenti”. Dopo aver ribadito l’importanza del reddito di cittadinanza, il l’esponente grillino conferma che il M5s vuole lottare contro la corruzione e ribadisce che “ai politici corrotti va impedito di ricandidarsi”.
Per Di Battista non basta “ridurre i costi della politica, gli stipendi di tutti i parlamentari, anche degli amministratori regionali”, ma bisogna investire nella “qualità, nelle start-up, nella cultura e nel turismo”. La ricetta per ritornare a crescere passa anche attraverso la “Green Economy, una svolta energetica a livello nazionale in direzione delle energie rinnovabili e della sostenibilità”, ma anche “una banca centrale che eserciti una vigilanza reale e non sia controllata da altre banche, come in Italia”.
Sulla moneta unica, Di Battista conferma di non aver cambiato opinione, ma precisa: “Euro e Europa non sono la stessa cosa. Noi vogliamo solo che siano gli italiani a decidere sulla moneta”. Il pentastellato sottolinea anche le conseguenze dell’introduzione dell’euro, ossia “la perdita di potere d’acquisto, il calo delle retribuzioni, la riduzione della capacità di concorrenze delle imprese, il degrado sociale e la disoccupazione. Se l’Europa non vuole implodere deve accettare che non si può andare avanti così”.
Di Battista, in ultimo, conferma che “Grillo non si candida” e che il M5s non ha “mai detto che sarà facile governare questo Paese”. A proposito dei migranti, le idee sono chiare: “Bisogna trovare soluzione ai grandi focoali di crisi internazionali, senza ricorrere alle bombe. I profughi con diritto di asilo devono essere accolti e distribuiti uniformemente in tutti i Paesi membri”, mentre chi non ha lo status di rifugiato “deve essere espulso”.

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