Un altro fronte di scontro. Tra due persone che a titoli diversi hanno dovuto far entrare nel dibattito politico o para-politico la figura del padre: “Casaleggio diceva che ciò che è virale diventa vero, ma non è così”. Contro queste parole, di Matteo Renzi, interviene il figlio del fondatore di M5s Gianroberto Casaleggio, Davide. “Renzi deve smetterla – accusa – di infangare la memoria di mio padre. E’ intollerabile che continui a ripetere una bufala da lui inventata che stravolge il pensiero di mio padre. Lo invito a rettificare immediatamente e a chiedere scusa”.
“Non è la prima volta che lo dico, ma ho il dovere di ribadirlo ancora. Mio padre – scrive Davide Casaleggio – ha detto, e ci sono le interviste e i video che lo dimostrano, che ‘un messaggio in Rete perde la sua viralità se è falso, nel tempo” e che “i nostri messaggi sono virali di per sé, dunque veri, e si diffondono da soli. Quelli degli altri, palesemente falsi, hanno bisogno di un supporto di truppe a’scare, pagate magari 5 euro al giorno”. Ossia completamente il contrario di ciò che dice Renzi che ‘un messaggio che è virale diventa vero’. Un messaggio che è vero diventa virale, se è falso invece perde viralità. Ciò è quanto affermato da mio padre”.
“Renzi – aggiunge Casaleggio – dovrebbe saperlo sulla sua pelle viste tutte le menzogne propinate agli italiani in questi anni, compresa questa, che lo hanno portato a perdere completamente la sua credibilità. E’ inaccettabile che il segretario del Pd continui a mettere in bocca a mio padre parole che non gli sono mai appartenute. Lo invito a rettificare e chiedere scusa immediatamente per non perdere il minimo di dignità che dovrebbe contraddistinguere ogni dichiarazione politica. E se pensa che attaccando le persone scomparse non venga smentito: si sbaglia”. “Difenderò – conclude – il pensiero di mio padre ogni volta che sarà necessario”.
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