Prima Pisapia, poi Alfano, E il Pd di Renzi resta sempre più solo, forse con l’ottimo Nencini e pochi spiccioli, visto che alla fine questo modo di fare un po’ troppo guascone e arrogante non sembra essere vincente.
Adesso il ministro degli esteri e leader di Ap, Angelino Alfano, ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni. “L’ho deciso – ha spiegato – perché ritengo che ci siano momenti in cui servono gesti, e io voglio compiere un gesto per dimostrare che tutto quello che io, e i tanti amici che mi hanno seguito in questi anni, abbiamo fatto, è stato solo dettato da una sincera e fortissima convinzione a favore dell’Italia”.
Alfano, che ha annunciato la propria decisione durante la registrazione del programma “Porta a Porta”, ha spiegato che “hanno influito in me anche gli attacchi (sul “poltronismo”, ndr), che io sono convinto siano stati ingiusti”.
“Ho sempre detto – ha proseguito – che se non ci fossimo stati noi a portare sulle nostre gracili spalle di un partito del 4,4% alle europee, la settima potenza del mondo non avrebbe conosciuto la crescita e saremmo ancora in recessione. E tutto sarebbe andato il peggio possibile. Oggi è il momento di dirlo con un gesto e di dirlo con grande chiarezza”.
“Io – ha concluso – dal 5 marzo, se si voterà il 4 marzo perché la data la stabilisce il presidente della Repubblica, non sarò né ministro né deputato”.
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