Salvini e il fascista Luca Traini: la stretta di mano con la croce celtica

Il leader della Lega dà la colpa all'immigrazione incontrollata. Ma Luca Traini era da anni un militante del suo partito, accettato nonostante le simpatie naziste

Salvini stringe la mano a Luca Traini
Salvini stringe la mano a Luca Traini
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4 Febbraio 2018 - 10.42


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Lui, Matteo Salvini. Che da anni strizza l’occhio ai peggiori fascisti. L’altro Luca Traini che gli stringe la mano mostrando una bella croce celtica tatuata nell’avambraccio e che sarà per due anni militante marchigiano della Lega- Noi per Salvini e che oggi viene presentato come il pazzo.
Una foto scattata nel 2015 all’Abbadia di Fiastra durante un’iniziativa del Carroccio e dove l’ammiratore del Duce e poi di Matteo Salvini stava in prima fila.
Una foto resa nota da Cronache maceratesi.

La verità è un’altra: Salvini, al pari di alcuni suoi compari/camerati della destra estremista e razzista italiana, da anni usa il linguaggio violento dell’intolleranza e il suo messaggio è un’istigazione alla violenza.
Ora il leader della Lega cerca di dare la colpa gli altri.
“Se c`è qualcuno che ha colpa è il governo che ha fatto entrare centinaia di migliaia di clandestini senza alcun controllo. L`immigrazione se non è gestita porta al caos, alla rabbia e allo scontro sociale. Lo ripetiamo da anni. Io fino al 5 marzo non sono nemmeno al governo. Non vedo l’ora di andarci per riportare sicurezza in Italia. Detto questo chiunque spara per strada è un delinquente, qualunque sia il suo colore e indipendentemente se sia fascista, comunista o venusiano. E i criminali con noi non c’entrano, né fascistoidi né comunistoidi: sono categorie superate. Io condanno: punto. Poi però vado a capo e mi chiedo la causa, per risolvere il problema. Delle ragioni, purtroppo, ci sono. L’odio e la violenza vengono istigati da chi ha riempito l’Italia di clandestini”.

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