Di Maio: "Oggi saprete la verità, non dovevo fidarmi". Grillo: "Ci sono rimasto male"

Il Movimento ha chiesto la lista di tutti i bonifici. Lezzi: "Ho le carte, sono in regola"

Di Maio
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14 Febbraio 2018 - 10.05


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“Noi chiediamo al ministero dell’Economia di pubblicare tutti i dati di quanto restituito dal M5S”. Lo afferma il leader del M5S Luigi Di Maio arrivando al Mef sottolineando come “questa storia si trasformerà in un boomerang per gli altri partiti”. La lista di chi ha falsificato i rimborsi si allunga? “Oggi vi facciamo vedere tutto”, risponde Di Maio che sull’addio di David Borrelli taglia corto: “chiedete a lui”.

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“Sul fondo ci sono 23 milioni e 468mila euro, oggi i dati li potrete vedere tutti”. Dice Luigi Di Maio uscendo dal Mef. “Questo dato in questi giorni lo sbandiereremo ovunque, sarà un boomerang per le forze politiche che in questi anni hanno rubato ai cittadini. Ci saranno diversi Restitution Day in questa campagna elettorale” .
“Ho sbagliato a fidarmi ma rimedierò” – Il M5S non più credibile dopo il caso delle restituzioni? “Se avessi difeso questa gente, magari l’avessi anche candidata ministro, questo tema aveva un senso. Ma da noi chi fa il furbo viene messo fuori” mentre “dall’altra parte ci sono autisti di camorristi che vengono candidati. La credibilità sta nella garanzia che le regole sono sacre”. Dice ancora Di Maio facendo anche mea culpa: “Ho sbagliato a fidarmi dell’essere umano, ma c’è tempo per rimediare, queste persone sono state allontanate”.

Lezzi: “Ho ricevute bonifici, io sono a posto” – “Io sono a posto, ho risolto tutto”. Lo ha detto Barbare Lezzi di M5s. “Stamattina ho sentito ‘Le Iene’, posso inviare loro tutti gli estratti conto con gli addebiti regolarmente andati a buon fine. Ho le ricevute, quelle di quattro anni e mezzo fa non erano disponibili online immediatamente, ma ora le ho avute e le ho mandate a Di Maio e allo staff del M5s”, ha detto a Radio 24. “Le Iene hanno fatto un grande lavoro di trasparenza, però mi devono far spiegare prima di accusare. C’è un clima di caccia alle streghe ma questa non è una rimborsopoli perché nessuno ha rubato niente, non c’è reato, nessuno ha preso soldi”, ha concluso Lezzi.

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