Tra poco si comincia: al via una legislatura nella quale nessuno ha la maggioranza e, a parte il Pd, sia M5s che centro-destra rivendicano la vittoria.
Ma siamo arrivati al momento nel quale si dovrà giocare a carte scoperte: domani si vota al Senato. Tutto bene”, ha commentato Romani, lasciando il vertice del centrodestra a Palazzo Grazioli, con Berlusconi, Salvini e Meloni. Il capogruppo azzurro non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.
A stretto giro “di social” è arrivata la risposta del leader M5s. “Il Pd si è rifiutato di partecipare al tavolo di concertazione proposto dal centrodestra, e lo stesso centrodestra continua a proporre la candidatura di Romani che per noi è invotabile.” Ha scritto in un post su Facebook Luigi Di Maio, soffermandosi sulla questione delle presidenze delle Camere.
Traduzione: se si arrivasse allo scontro, il regolamento del Senato prevede il ballottaggio tra due candidati. E essendo il centro-destra la coalizione con la maggioranza relativa potrebbe eleggere Romani con i suoi soli voti. Con l’incognita Pd che in un eventuale “scontro” centro-destra M5s potrebbe essere l’ago della bilancia. Ma a quel punto cosa faranno i dem?
Al via la legislatura: il centro-destra punta su Romani presidente del Senato
Per Di Maio l'esponente di Forza Italia è invotabile. Il Pd al momento è alla finestra e fuori dai giochi, ma pronto a rientrare
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globalist Modifica articolo
22 Marzo 2018 - 18.27
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