Dopo il Partito democratico e Forza Italia è stata la volta della delegazione della Lega ad essere ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le consultazioni in vista della formazione del governo.
“È stato un incontro positivo – ha detto al termine Matteo Salvini – in cui abbiamo espresso una linea costruttiva. Molti sono venuti qua a dire di no. Noi a Mattarella abbiamo offerto dei sì. Più che i ruoli ci interessano i programmi – riforma del lavoro, delle pensioni, autonomie – continuerò ad ascoltare tutti, partendo dall’alleanza di centrodestra ma coinvolgendo i cinquestelle. Ci piacerebbe che questo Paese venga governato per cinque anni”.
“Bisogna smussare degli angoli – ha aggiunto Salvini – che altri non hanno intenzione di smussare. Se ciascuno rimane sulle sue impuntature, sui ragionamenti personali e di partito, il governo non nasce. Faremo di tutto per dare al Paese un governo che duri cinque anni, ovviamente partendo da chi ha vinto le elezioni e, numeri alla mano, coinvolgendo i cinquestelle. Altre soluzioni sarebbero temporanee e improvvisate”. Salvini ha poi escluso un patto con Luigi Di Maio e sul M5s aggiunge: “speriamo inizino a dire dei si”.
“Andiamo in Parlamento se ci sono i numeri certi – ha concluso Salvini – altrimenti si torna al voto. La Lega è un partito nato tra la gente figuriamoci se abbiamo paura di tornare alle elezioni”. A chiudere la seconda giornata di consultazioni sarà il M5s.
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