Non ho nessuna speranza che mi scelgano ma mi candido al cda della Rai. Lo ha detto Michele Santoro annunciando che invierà il suo curriculum a Camera e Senato a cui spetterà scegliere alcuni dei componenti dei vertici di Viale Mazzini. Lo ha fatto nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova serie di M, che tornerà in onda il 10 maggio su Rai3.
“Visto che la Rai ha potenzialità enormi – ha detto Santoro – ma il contesto editoriale attuale è inadeguato, ho pensato di fare una cosa: questa volta manderò il mio curriculum a Camera e Senato per candidarmi come membro del Cda Rai”.
“Non ho alcuna speranza – ha detto Santoro – però li costringerò ad aprire un dibattito per scegliere una persona diversa da me e dalle mie idee. Anche se non mi sceglieranno mai io ho un programma preciso per la Rai. La mia idea principale si sviluppa su due punti fondamentali: il primo è che qualsiasi cosa produca il servizio pubblico si deve sapere quanto costa, ma quanto costa davvero per poter fare dei confronti adeguati. Il secondo è che il 40 per cento della produzione del servizio pubblico deve andare a produttori indipendenti”.
Santoro ha anche anticipato che in caso di una sua elezione smetterà di fare programmi in Rai: “Mi piacerebbe non avere conflitti d’interesse e quindi per un po’ non vorrei collaborare con la Rai”.
Per quanto riguarda la nuova serie di M, il programma che unisce fiction a dibattito e ricostruzione teatrale in studio, tornerà su Rai3 dal 10 maggio con quattro puntate dedicate al caso Moro. Una ricostruzione attraverso i ritratti dei grandi protagonisti di quegli anni: Giulio Andreotti, Enrico Berlinguer, Tommaso Buscetta e Licio Gelli.
L'annuncio di Santoro: "mi candido al cda Rai, manderò curriculum a Camera e Senato"
Il conduttore tv: "non ho speranza ma ho un programma preciso: trasparenza sui costi e almeno il 40% della produzione a indipendenti"
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7 Maggio 2018 - 12.18
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