Tutti contro Mattarella accusato di opporsi al governo del cambiamento perché, in base all’articolo 92 della Costituzione, non ritiene che il ruolo del capo dello Stato sia quelli di semplice notaio delle scelte del presidente del Consiglio (che in questo caso, come è noto, è un personaggio assai debole chiamato a eseguire i compiti già decisi da Salvini e Di Maio).
I meno giovani, però, ricordano un precedente che mise l’allora capo dello Stato, Oscar Luigi Scafaro contro Silvio Berlusconi che nel 1994 vinse le elezioni con la neonata Forza Italia.
Allora Berlusconi aveva scelto come ministro di Grazia e Giustizia il suo avvocato Cesare Previti.
Ma Scalfaro disse di no.
La storia è nota. Berlusconi alla fine accettò come Guardasigilli Alfredo Biondi mentre Cesare Previti divenne ministro della Difesa.
Poi Previsti fu inquisito, processato e condannato con sentenza definitiva per una brutta storia dei tangenti e corruzione. Ma questa è un’altra storia…
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