“Stiamo approfondendo alcune questioni sulla lista dei ministri, ma non ci vorrà molto”. Lo ha annunciato il premier incaricato Carlo Cottarelli, che ha lasciato la Camera. In precedenza erano state smentite le voci di una rinuncia da parte dell’economista: fonti del Quirinale avevano infatti precisato che il rinvio dello scioglimento della riserva è legato solo alla necessità di Cottarelli di “avere più tempo” per studiare la squadra di governo.
Il giallo del colloquio al Quirinale
Il premier incaricato Carlo Cottarelli è salito al Colle, ha informato Mattarella che la lista dei ministri non è ancora pronta e dopo pochi minuti è ritornato a Montecitorio, dove gli è stato allestito un piccolo studio. Qualcosa è andata storta. Difficile, d’altraparte, che le personalità autorevoli che l’economista vorrebbe con sé lascino i propri incarichi per un governo che nasce con pochi mesi di vita. Il centrodestra non voterà la fiducia, così come il M5s mentre il Pd, su proposta di Martina, dovrebbe astenersi.
A mettere in stand by il premier incaricato sarebbe il crescente pressing dei partiti per un voto a luglio. Il premier incaricato e il presidente della Repubblica si incontreranno nuovamente domani mattina.
L’ipotesi di andare al voto addirittura prima della pausa estiva si fa sempre più consistente. E in questro caso non avrebbe senso formare un nuovo governo: a traghettare il Paese verso le elezioni potrebbe essere il governo Gentiloni. Ma il Quirinale smentisce: “Il presidente del Consiglio incaricato Cottarelli ha semplicemente bisogno di piu’ tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista, nessuno ha parlato di rinuncia”. Cosi’ fonti del Quirinale smentiscono alcune ricostruzioni di stampa che darebbero il premier incaricato intenzionato a rimettere domattina l’incarico di formare il Governo nelle mani del Capo dello Stato”.
Stamane mercati in subbuglio e in profondo rosso a Piazza Affari. Lo spread ha sfondato in mattinata quota 300, poi una lenta risalita. Nel pomeriggio nuovo scossone: 282 punti, dopo la mancata ufficializzazione della squadra di governo. L’andamento negativo di Milano ha coinvolto tutte le Borse europee.
E l’Italia inizia ad accusare davvero il colpo.