Gentiloni: attenti alla fascinazione per Putin, così cerchiamo guai
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Gentiloni: attenti alla fascinazione per Putin, così cerchiamo guai

L'ex presidente del Consiglio: a Conte non ho consigli da dare, gli faccio gli auguri

Paolo Gentiloni e Angela Merkel
Paolo Gentiloni e Angela Merkel
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9 Giugno 2018 - 08.51


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Ahi la Russia. Oramai diventata luogo a cui guardano con simpatia e interesse fascisti e post-fascisti italiani, con l’aggiunta di alcuni  ex ‘sinistra’ italiani che ricordano tanto Nicola Bombacci, il comunista che passò con Mussolini, salvo poi essere fucilato dai partigiani.
Ora il ‘putiniano’ estremista di destra Salvini si genuflette a Putin seguito dai confusi grillini che nella logica di dire tutto e il suo contrario ondeggiano tra Washington e Mosca senza ipotizzare un serio ruolo nella politica estra europea che andrebbe sicuramente rivista.

Sulla vicenda è intervenuto l’ex premier Gentiloni: “Pericolosissima la fascinazione per Putin L’Italia è in cerca di guai”. Paolo Gentiloni ha parlato del G7 in Canada e degli impegni che il Paese deve mantenere di fronte ai partner mondiali a Repldee Bologna, intervistato dal direttore di Repubblica Mario Calabresi. “Il G7 arriva in un momento delicatissimo. I rapporti transatlantici sono attraversati da difficoltà come forse non mai, almeno in momenti recenti. E’ un incontro importante per evitare una escalation sul piano commerciale che farebbe molto male a Paesi come l’Italia. Non ho particolari consigli da dare a Conte, gli faccio gli auguri. Io la penso in modo sideralmente diverso dal governo, ma per me le istituzioni non sono scatolette di tonno e se nasce un nuovo governo gli auguri si fanno” ha affermato l’ex premier.
“Mi auguro solo che l’Italia faccia l’Italia. L’ultima cosa che ci possiamo permettere è presentarci come l’Italia che tradisce i suoi fondamenti. Conte faccia il presidente del Consiglio dell’Italia che abbiamo sempre avuto in questi decenni”. 
 Secondo Gentiloni, l’apertura alla Russia “è una strada pericolosissima. Negli ultimi decenni l’Italia è stata tra i Paesi più europeisti. Siamo sempre stati alleati degli Stati Uniti, mantenendo però un dialogo con la Russia. Una sorta di doppio binario. Se ora questo governo pensa di mettere in discussione la nostra collocazione atlantica, mette in discussione un pilastro fondamentale della nostra Repubblica.
La fascinazione nei confronti di Putin? “Credo che da parte della Lega ci sia qualcosa di più serio e inquietante in questa fascinazione. Si parla molto di sovranismo, cioè dell’idea che si possa alimentare il nazionalismo soprassedendo – almeno da parte di Putin, spero non di Salvini – su aspetti marginali legati ai diritti delle persone. Mi preoccupa il fascino di queste logiche sovraniste e tardo imperiali che si aggirano in Europa. Pensiamo anche alla Brexit, alla Turchia di Erdogan…”.
Sull’immigrazione e la nuova impostazione del governo Conte Gentiloni ha ribadito che “la sicurezza è un tema essenziale e sensibile”. “Abbiamo creato rapporti stabili con le autorità libiche e abbiamo acceso i riflettori sul grande problema umanitario dei rifugiati in Libia. Questa è la verità, mi spiace se qualcuno non è d’accordo”. “Di tutto abbiamo bisogno, noi Paesi del Mediterraneo, tranne che di un governo aggressivo verso i Paesi confinanti o aggressivo verso chi professa fedi diverse”. “Non capisco – ha proseguito l’ex premier – perché si debbano dire cose che poi mi pare che il ministro Salvini abbia apprezzabilmente corretto nei confronti di un Paese vicino come la Tunisia. Bisogna aiutare la Tunisia, non insultare la Tunisia”.

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