Il suo successo – e lo ha capito bene – non passa attraverso l’onestà, visto che ha portato in Parlamento il condannato Bossi e fa melina sulla restituzione dei soldi truffati dalla Lega allo Stato, pari a 49 milioni di euro.
Né il successo passa attraverso la legalità, visto che lui e i suoi ipotizzano una magistratura addomesticata e regali agli evasori fiscali e a chi maneggia denaro contante per non lasciare traccia di operazioni illecite.
No. Il suo successo passa attraverso i ‘negri’ e gli stranieri. E il capo della Lega non ché ministro di Polizia rilancia: “Dopo aver fermato le navi delle Ong, giovedì porterò al tavolo europeo di Innsbruck la richiesta italiana di bloccare l’arrivo nei porti italiani delle navi delle missioni internazionali attualmente presenti nel Mediterraneo”.
Così il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. “I governi degli ultimi 5 anni avevano sottoscritto accordi perché tutte le navi scaricassero gli immigrati in Italia ma col nostro esecutivo la musica è cambiata”, ha aggiunto.
In settimana, Salvini parteciperà al primo vertice dei ministri degli interni Ue nel corso del semestre a presidenza austriaca.
Le dichiarazioni del ministro dell’Interno arrivano all’indomani dello sbarco a Messina di 106 migranti, raccolti in mare dalla nave militare irlandese Samuel Becket e accolti da centinaia di persone con le magliette rosse, che aderivano all’iniziativa promossa da Libera, Anpi, Arci e Legambiente a favore dell’accoglienza.
Dai primi riscontri, sembra che il primo soccorso sia avvenuto in zona Sar libica nella notte fra il 4 e il 5 luglio. Il pattugliatore aveva chiesto al Viminale il permesso di sbarcare e ha ricevuto l’indicazione di Messina.
Il ministero della Difesa: non rientra nelle sue competenze
“Eunavformed è una missione europea ai livelli Esteri e Difesa, non Interni. Ciò che va cambiato sono le regole di ingaggio della missione e per farlo occorre farlo nelle sede competenti, non a Innsbruck”, dove si svolgerà il vertice dei ministri dell’Interno Ue. Così fonti della Difesa interpellate sulle parole del ministro Salvini.
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