Da Berlusconi un accorato appello a Lassie-Salvini: torna a casa
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Da Berlusconi un accorato appello a Lassie-Salvini: torna a casa

L'ex Cavaliere critica il governo: M5s letale sul lavoro e fa male a tutte le categorie produttive

Berlusconi tiene i punti concordati con Salvini mentre parla il leader della Lega
Berlusconi tiene i punti concordati con Salvini mentre parla il leader della Lega
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15 Luglio 2018 - 08.39


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Un appello stile: torna a casa Lassie. Perché l’ex Cavaliere non solo vede come il fumo agli occhi l’alleato che gli sta rubando l’elettorato, ma anche che gli odiati grillini siano a potere grazie anche ai voti di un esponente del centro-destra:  “Vedremo se la Lega vorrà e saprà bloccare o almeno cambiare radicalmente il cosiddetto Decreto Dignità, che è letale per chi lavora e per chi crea lavoro, per tutte le categorie produttive”.
Silvio Berlusconi si è rivolto così a Matteo Salvini, in una lunga intervista al Giornale, in apertura. “Il decreto Dignità – dice – è la dimostrazione che Di Maio non conosce nulla del mondo del lavoro. Non avrei mai creduto, nell’ Italia del 2018, di trovarmi di fronte a idee che sembrano uscite dall’archivio polveroso della storia, dalla ideologia comunista fallita nel ‘900”. Berlusconi osserva che “un cambio di passo” in materia di immigrazione, è “necessario. Ma la linea della fermezza va applicata senza mai perdere di vista i principi di umanità che sono nella nostra cultura”.
E ricorda anche, a proposito dell’ asse tra Italia, Austria e Germania sull’immigrazione, che “i nostri interessi, in materia di immigrazione, non è affatto scontato coincidano con quelli di paesi che pensano a bloccare la loro frontiera nazionale, più che ad aiutarci a gestire quello che succede nella frontiera meridionale dell’Europa”.
Il leader di Fi avverte quindi Salvini: “Continua a parlare e ad agire come se fosse in campagna elettorale. Governare è qualcosa di diverso: richiede di saper affrontare problemi complessi, con sobrietà, concretezza, senso delle istituzioni”. Parlando infine dell’annuncio della sua candidatura alle elezioni europee, “ritengo che il vulnus alla democrazia che ha impedito per sei anni agli elettori di Forza Italia di votare per il loro leader vada assolutamente sanato”.

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