La conferma che Giuseppe Conte è – purtroppo per lui – una persona messa nel mezzo e senza potere che ha l’unico ruolo di dare una copertura politica alle schifezze che M5s e Lega continuano a chiamare il Cambiamento, come se il razzismo e la xenofobia fossero qualcosa di positivo.
Così, riferendo della vergogna della Diciotti il premier (premier si fa per dire perché è un esecutore di ordini altrui) Conte no ha avuto una sola parola di rammarico e di vergogna per quello che è stato a frutti gli effetti un sequestro di Stato ma si è limitato a dare le colpe a Malta e ad appoggiare a mo di zerbino le follie di Salvini.
Che ha detto Conte: la responsabilità delle operazioni di sbarco dei migranti soccorsi dalla nave Diciotti “spettava a Malta”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella sua informativa al Senato sul caso dell’imbarcazione della guardia costiera. “Senza l’intervento diretto delle autorità italiane, molte delle persone soccorse sarebbero morte. L’Ue ha perso l’occasione per dare concretezza a quei principi di solidarietà che evoca sempre”, ha aggiunto.
Il premier hja poi detto che “quello che è cambiato rispetto al passato è che l’Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti, contribuendo seppure involontariamente a incrementare il traffico di esseri umani e supplendo alla responsabilità che spetta all’Unione europea, ottundendo il vincolo di solidarietà che grava su ciascuno Stato membro”.
Le accuse di Pietro Grasso
“Nei lunghi giorni in cui si è consumato il caso della nave Diciotti la sua voce non si è sentita, se non per ribadire sempre un solo concetto: “condivido quanto sta facendo il ministro Salvini”, salvo poi lasciar trapelare le perplessità attraverso spifferi e retroscena. Questo non la solleva dalle responsabilità, anzi, evidenzia la sua debolezza”.
Lo ha detto il senatore Pietro Grasso in replica all’informativa del premier Conte sulla Diciotti. Grasso accusa Conte di essere “in balia dei suoi – per usare un termine a lei ben noto come civilista – “dante causa” e della lotta all’ultimo sondaggio che corre tra Lega e Cinque stelle, relegato al ruolo di “vaso di terracotta tra vasi di ferro”. “Avremmo voluto vederla – aggiunge – difendere strenuamente l’onore dell’Italia, delle sue leggi, della sua storia e delle istituzioni”. “La prova muscolare del ministro dell’Interno, – afferma Grasso – proprio a partire dai rapporti con i vostri alleati in Europa, non ha sortito alcun effetto, anzi. Non ci risulta che i Paesi del gruppo di Visegrad, a partire dal premier Orban con i quali sperate non di cambiare nel profondo ma di distruggere l’Europa unita, siano stati solidali nell’accettare sul proprio suolo anche solo uno dei migranti giunti con la Diciotti. Questi comportamenti hanno smentito platealmente l’accordo “su base volontaria” per il quale esultava a fine giugno dopo il Consiglio europeo. Lei ha permesso che le ragioni della propaganda leghista prevalessero sugli accordi internazionali, sulla dignità e l’onore del nostro Paese. Forse oggi si sarebbe dovuto presentare il ministro Salvini al posto suo, ma ha scelto di delegarle questo ingrato compito”.
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