Già questa mattina, con la proposta del reddito di cittadinanza solo agli italiani, Di Maio ha avuto una sparata tipicamente salviniana, e adesso ha deciso di rincarare la dose: “meno male che non ci sono più Ong nel Mediterraneo” ha detto il vicepremier cinque stelle, “perché le operazioni di salvataggio deve farle chi è competente”.
Ovviamente, si è scatenata immediatamente la reazione, in primis delle dirette interessate, le Ong: Paolo Narcisi, presidente dei Rainbow for Africa, ha detto: “la funzione delle Ong nel Mediterraneo era quelle delle ambulanze che vanno a soccorrere chi è colto da infarto. A nessuno verrebbe in mente di togliere le ambulanze altrimenti chi è colpito da un attacco cardiaco morrebbe. Togliere le Ong significa togliere le ambulanze ed essere consapevoli che i migranti continueranno a morire”.
“Capisco il suo sollievo” ha commentato il presidente del Pd Orfini, “non ci saranno più testimoni per il disastro che lui e Salvini hanno prodotto e nessuno a fermare la strage”.
“Quella di oggi del vicepremier del M5s mi pare francamente una mascalzonata” ha detto senza troppi giri di parole Nicola Fratoianni, segretario generale di Sinistra Italiana: “”Le Ong non ci sono più nel Mediterraneo, certo, ma il problema vero è che al loro posto non c’è nessuno: neanche le competenti istituzioni di cui lui parla. Di Maio mandi piuttosto qualcuno a salvare le vite di chi in questi giorni e in queste ore continua a morire a poche miglia dalle nostre coste. Solo qualche giorno fa la denuncia di altri 100 annegati, di cui almeno 20 minori”.
“E questa tragedia – conclude Fratoianni – continua grazie a chi, come Di Maio e il suo governo, ha cacciato le Organizzazioni di volontariato da quel tratto di mare, e non si assume la responsabilità di mettere in campo operazioni istituzionali di salvataggio di uomini, donne e bambini che fuggono dalla guerra, dalle carestie, dalla disperazione”.