Di Maio formato Salvini: bene che non ci siano più navi delle Ong nel Mediterraneo
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Di Maio formato Salvini: bene che non ci siano più navi delle Ong nel Mediterraneo

Dopo il reddito di cittadinanza solo agli italiani, un'altra sparata in salsa leghista del leader cinque stelle

Luigi Di Maio
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21 Settembre 2018 - 20.08


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Già questa mattina, con la proposta del reddito di cittadinanza solo agli italiani, Di Maio ha avuto una sparata tipicamente salviniana, e adesso ha deciso di rincarare la dose: “meno male che non ci sono più Ong nel Mediterraneo” ha detto il vicepremier cinque stelle, “perché le operazioni di salvataggio deve farle chi è competente”.

Ovviamente, si è scatenata immediatamente la reazione, in primis delle dirette interessate, le Ong: Paolo Narcisi, presidente dei Rainbow for Africa, ha detto: “la funzione delle Ong nel Mediterraneo era quelle delle ambulanze che vanno a soccorrere chi è colto da infarto. A nessuno verrebbe in mente di togliere le ambulanze altrimenti chi è colpito da un attacco cardiaco morrebbe. Togliere le Ong significa togliere le ambulanze ed essere consapevoli che i migranti continueranno a morire”.

“Capisco il suo sollievo” ha commentato il presidente del Pd Orfini, “non ci saranno più testimoni per il disastro che lui e Salvini hanno prodotto e nessuno a fermare la strage”.

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“Quella di oggi del vicepremier del M5s mi pare francamente una mascalzonata” ha detto senza troppi giri di parole Nicola Fratoianni, segretario generale di Sinistra Italiana: “”Le Ong non ci sono più nel Mediterraneo, certo, ma il problema vero è che al loro posto non c’è nessuno: neanche le competenti istituzioni di cui lui parla. Di Maio mandi piuttosto  qualcuno a salvare le vite di chi in questi giorni e in queste ore continua a morire a poche miglia dalle nostre coste. Solo qualche giorno fa la denuncia di altri 100 annegati, di cui almeno 20 minori”.

“E questa tragedia – conclude Fratoianni – continua grazie a chi, come Di Maio e il suo governo, ha cacciato le Organizzazioni di volontariato da quel tratto di mare, e non si assume la responsabilità di mettere in campo operazioni istituzionali di salvataggio di uomini, donne e bambini che fuggono dalla guerra, dalle carestie, dalla disperazione”.

 

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