'Di Maio sposa Salvini': reddito di cittadinanza solo agli italiani
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'Di Maio sposa Salvini': reddito di cittadinanza solo agli italiani

Il capo M5S dalla Cina: «Con la Lega andremo divisi alle prossime amministrative e alle regionali. Berlusconi che torna da Salvini? È come una moglie tradita».

Di Maio e Salvini
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21 Settembre 2018 - 08.39


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«Abbiamo corretto la proposta di legge» iniziale sul reddito di cittadinanza «anni fa: è singolare che torni in auge una proposta di legge che non prevedeva ancora la platea» per l’assegnazione del reddito «ma è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani», così il vicepremier Luigi Di Maio in un’intervista a Radio Anch’io. È un punto fermo rilevante, quello fissato dal capo politico del M5S, proprio nel momento più delicato della discussione della manovra, mentre il premier Giuseppe Conte ed il ministro dell’Economia sono riuniti a Palazzo Chigi per cercare una mediazione tra le richieste della Lega e del M5S.

E a proposito del vertice tra Salvini, Forza Italia e Fratelli d’Italia: una rinascita del centrodestra? «È una situazione che già conoscevamo quando abbiamo fatto il contratto di governo. Noi con la Lega alle elezione regionali non ci vogliamo andare e neanche alle politiche e alle europee. Poi però è chiaro che due partiti come FI e FdI che insieme non fanno il 10% vogliano stare con Salvini», aggiunge Di Maio. «A me ricorda un po’ la moglie che torna dal marito anche se il marito continua a tradirla», aggiunge. «Io fino ad ora non ho mai pensato che ci fosse qualcuno in malafede di fronte al contratto di governo. Dalla mia parte c’è sempre stata lealtà e devo dire anche dalla loro», sottolinea il capo M5S con riferimento a Salvini e la Lega. Lunedì torniamo e lo votiamo». Di Maio risponde così a chi gli chiede se ci siano divisioni nel governo sul decreto Salvini riguardo sicurezza e immigrazione. Su quel provvedimento ci sono «disposizioni che sono nel contratto di governo. Lo abbiamo rimandato perché io sono in Cina — spiega — e Conte a Salisburgo. Poi tutto è migliorabile», conclude.

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