De Magistris sul decreto Salvini: involuzione autoritaria del governo nero
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De Magistris sul decreto Salvini: involuzione autoritaria del governo nero

Il sindaco di Napoli: per contrastare queste norme bisogna mettere in campo una mobilitazione forte, democratica e popolare

Proteste a Napoli contro Salvini
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24 Settembre 2018 - 15.04


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C’è chi – come Globalist – non si è mai fatto incantare e fin dal primo giorno ha detto che il sedicente governo del Cambiamento altro non fosse che un governo Reazionario con vocazioni liberticide ( contro le regole della democrazia e l’odio per la libertà di stampa) con una spruzzata di demagogia sociale come copertura ‘popolare’
.
Ora anche il sindaco di Napoli si è espresso su questa linea: ”Complessivamente mi sembra un’involuzione autoritaria molto pericolosa, una torsione a destra forte in violazione dell’impianto democratico delle libertà civili e della Costituzione. Di fronte a questo credo si debba mettere in campo una mobilitazione forte, democratica e popolare”.
Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commentando il testo del decreto Salvini su immigrazione e sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri.
De Magistris ha sottolineato che ”forse non dovremmo più chiamare questo Governo giallo-verde perché il giallo è un colore luminoso e il verde è il colore della speranza. Questo decreto è un ulteriore riscontro che si tratta di un Governo nero e mi auguro che in Parlamento tutta la maggioranza che sostiene l’esecutivo non siano diventati tutti neri perché l’obiettivo e’ colpire chi magari ha la pelle nera”.
“Non è il decreto sicurezza ma un decreto che alimenta l’insicurezza e porta il nome del ministro dell’insicurezza nazionale. Lo dico con umiltà nei confronti dell’istituzione centrale, ma con il coraggio civico che deve contraddistinguere che si impegna da anni nelle istituzioni”.
Queste le parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, sul decreto Salvini su immigrazione e sicurezza.
Il primo cittadino ha espresso “preoccupazione” per le misure contro le occupazioni abusive di immobili, contro i blocchi stradali e rispetto alla possibilità di ricorrere alle intercettazioni telefoniche nei confronti di indagati per questi reati.
“L’aumento della pena fino a sei anni per il blocco stradale – ha spiegato – significa il concreto pericolo che partecipanti a un corteo si possano trovare in galera per un’interpretazione non costituzionalmente orientata”.
Preoccupazione anche per l’inasprimento delle pene per chi occupa immobili: “Salvini le vede come occupazioni di camorra mentre ci sono comunità di abitanti che utilizzano beni abbandonati eliminando il degrado e riportando civiltà. Queste persone ora possono essere arrestate anche utilizzando le intercettazioni per andare a individuare i luoghi dove si può alimentare il dissenso democratico nei confronti di un governo autoritario”.
Secondo de Magistris, questi provvedimenti “possono essere causa di tensioni sociali che ricadono sui Comuni”. 

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