Anche Di Maio rassicura la satira: Toninelli resterà al suo posto

E adesso la satira è rassicurata: il peggior ministro delle infrastrutture fin dai tempi del terremoto di Messina resterà al suo posto: Giggino Di Maio ha smentito di aver avuto uno scontro con il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, per la sua esultanza dopo l’approvazione del decreto su Genova. “Danilo ha uno dei ministeri più complicati, sta buttando giù un sistema di potere che ruota intorno alle infrastrutture e si è fatto molti nemici”, ha sottolineato.
Più che buttato giù un sistema di potere ha buttato giù la credibilità del governo, con le sue sparate e l’incompetenza da ovini.
“Non c’è mai stato in 5 mesi un dibattito interno al governo sulla sostituzione di un ministro”, ha aggiunto Di Maio, rispondendo a una domanda su alcune indiscrezioni circa la volontà di ‘licenziare’ il titolare delle Infrastrutture.
Ad ogni modo anche Giggino ha voluto dare il suo contributo alla satira paragonando il pugno di Toninelli all’esultanza dopo un gol alla partita di calcio. A testimonianza che proprio non riesce a distinguere il parlamento da un campo da calcio.

Infatti a chi gli ha chiesto un commento sul gesto di Toninelli ha detto: “Per carità, era un’esultanza, non era il pugno. Quante volte, quando segna la vostra squadra del cuore… Tra legge bilancio e decreto Genova, sono stati stanziati quasi un miliardo di euro per Genova. Siamo contenti di questo – ha detto – e poi si parte per rimettere a posto tutto. Buon lavoro al commissario alla ricostruzione, il sindaco Bucci”.