Grillini offesi con la Lega: Giorgetti deve andarsene dal governo
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Grillini offesi con la Lega: Giorgetti deve andarsene dal governo

Il senatore Giarrusso e Barbara Lezzi contro il sottosegretario che ha definito l'Italia 'che non ci piace' il reddito di cittadinanza atteso nel Mezzogiorno

Di Maio, Conte e Giorgetti
Di Maio, Conte e Giorgetti
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16 Dicembre 2018 - 09.46


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Loro l’hanno presa male. Anzi malissimo. E dopo aver ingoiato di tutto ed aver consentito a Salvini di far votare le peggiori leggi della storia repubblicana che ci riportano agli anni dell’autoritarismo ora sembrano ribellarsi: “Giorgetti deve andarsene, non può restare al governo uno con queste idee”. E’ l’attacco del senatore M5s, Mario Michele Giarrusso, che in un post su Facebook si scaglia contro il sottosegretario della Lega che qualche giorno fa aveva parlato di una Italia “che non ci piace”, riferendosi alle aspettative del Mezzogiorno sul reddito di cittadinanza.
Parole alle quali ha fatto seguito la dichiarazione di Barbara (370 gradi) Lezzi: “Mi pare che dietro dichiarazioni come quelle di Giorgetti si nasconda una certa retorica più ampia per la quale il reddito andrà soltanto ai cittadini meridionali in fila per avere una mancia. Parole del genere sono un enorme sgarbo a chi è in difficolta’: i poveri non vivono solo al Sud, ma anche nelle periferie delle grandi città produttive del Nord”. 
Parole della ministra per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi. “La vulgata del Nord che produce e del Sud che ha il cappello in mano – avverte Lezzi – è superata e dannosa. Chi vuol fare il bene dell’ Italia tutta deve mettere in campo politiche economiche conseguenti e investimenti omogenei in tutto il Paese che vedono nel rilancio del Meridione uno snodo fondamentale. Al di la’ delle chiacchiere, lo stiamo dimostrando con i fatti”.

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Lezzi ne elenca alcuni: “Parlo del ripristino della clausola del 34% degli investimenti da destinare al Sud che abbiamo esteso ad Anas e Rfi nella legge di Bilancio. Parlo anche degli sgravi contributivi alle aziende meridionali che potranno assumere senza il limite di età fissato in precedenza a 35 anni. Parlo del lavoro che abbiamo fatto in questi mesi per Matera capitale europea della cultura, che il precedente governo aveva completamente ignorato”.

Lezzi difende quindi il taglio alle pensioni alte: “E’ singolare che chi si lamenta delle risorse assegnate ai poveri, poi difenda i privilegi concessi ai super-ricchi che in tutta Italia, e non solo al Nord, percepiscono molto di più di quanto hanno versato in danno ai più bisognosi”.

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