L’Associazione Stampa Romana ha scritto una nota a commento dell’approvazione del maxi emendamento in Senato dei tagli progressivi al finanziamento pubblico dell’editoria: “la lotta contro questo provvedimento non può che spostarsi nella mobilitazione della categoria, sciopero incluso, che Fnsi dovrà avviare e su una questione culturale più profonda relativa al ruolo dello Stato nell’editoria”.
“Avevamo chiesto di fermarsi a ragionare. Avevamo ribadito che non si poteva affrontare con la legge di Bilancio una questione così delicata come il finanziamento pubblico all’editoria. La maggioranza di governo – si legge nella nota – non ha ascoltato per nulla le legittime proteste e proposte di sindacato dei giornalisti e redazioni. L’approvazione nel maxi emendamento approvato dal Senato dei tagli progressivi al finanziamento pubblico all’editoria – spiega ancora Asr – è diventata una bandiera da sventolare a tutti i costi senza tenere nel minimo conto delle conseguenze sociali del provvedimento tra chiusure di testate, ammortizzatori sociali e licenziamenti”.
Infine, scrive il sindacato, “lo scudo a 500mila euro di finanziamento attenua solo leggermente il colpo inferto a testate come Manifesto, Avvenire o Latina oggi. E fa il paio con i tagli a Radio radicale e le incertezze sulle agenzie di stampa”.
I progressivi tagli all’editoria sono aprono la strada non solo a una legge bavaglio più subdola, ma soprattutto intensifica il proliferare di fake news su internet, che non può essere soggetto a controllo. Una mossa prevedibile quella del governo del popolo, che di notizie false ha sempre campato per costruire il proprio consenso.
Tagli all'editoria, Fnsi pronto allo sciopero: mobilitazione contro il bavaglio alla stampa
Il maxi emendamento approvato in Senato approva i tagli progressivi ai finanziamenti pubblici: si apre la strada al dominio delle fake news
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24 Dicembre 2018 - 11.18
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