Renzi apre a Calenda, e si rivolge a Di Battista: "Sei figlio di un fascista non puoi dare lezioni alla sinistra"

L'ex Premier ha inoltre parlato di Reddito di cittadinanza e della Quota 100: "Reddito di cittadinanza? Favorisce il lavoro nero. Quota 100? Prepensionamenti come la Prima Repubblica".

Matteo Renzi
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23 Gennaio 2019 - 09.32


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L’ex premier Matteo Renzi, è intervenuto ai micofoni di ‘Stasera Italia’ su Rete 4: “Alessandro Di Battista dice di essere figlio di fascista e, se lo dici, non vieni a dare lezioni alla sinistra in Italia”. “E poi se dici che Obama è golpista vivi su Marte”, ha aggiunto.
Renzi ha poi parlato della situazione interna al Pd, aprendo di fatto a Carlo Calenda e al suo manifesto per le europee: “Smettiamo di litigare, dice. Mi sembra un principio saggio”.
“Io sono totalmente d’accordo con Calenda, ma se mi metto io a parlare del Pd ripartono gli scissionisti”, ha proseguito l’ex segretario dem.
Renzi è poi passato a parlare del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, definendolo “garantista con i suoi e giustizialista con gli altri”. Il riferimento è alla presenza del vicepremier alla cena che si è tenuta organizzata a Roma qualche giorno fa organizzata da “Fino a prova contraria”, associazione che si occupa di giustizia. Renzi ha ricordato che i capigruppo di Camera e Senato della Lega sono condannati per peculato: “Se andando alle cene diventa garantista con tutti, sono più contento”.
“A volte sembra che Salvini voglia fare l’influencer. Io vorrei che qualcuno gli ricordasse che e’ ministro dell’Interno, non deve commentare i problemi della sicurezza, li deve risolvere. Quando c’è una storia brutta sui migranti, la commenta sempre e non ricondivide mai le cose belle”, ha sottolineato Renzi.
Il senatore del Pd è poi intervenuto sul tema del reddito di cittadinanza. “Un voto a Di Maio? Ripetente, nel giorno in cui celebra il reddito di cittadinanza, che favorisce il lavoro nero e anche quelli che non vogliono lavorare purtroppo”. Con la nomina di Lino Banfi all’Unesco, ha aggiunto, “ha dato un messaggio diseducativo e di incompetenza”.
“Mandare in pensione la gente diventa un costo per i giovani”, ha dichiarato ancora Renzi a ‘Stasera Italia’. “E’ la cosa che hanno fatto sempre quelli della Prima Repubblica”, ha aggiunto.

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