Beppe Grillo dice la sua sui migranti, schierandosi ovviamente dalla parte del governo di cui è l’eminenza grigia: “la questione dell’immigrazione è epocale… causata, innescata e diretta dalle menti più ciniche che si possano immaginare. Sia noi che la Lega intendiamo impedire questo mercimonio della sofferenza. Puoi fare come Minniti che ha bloccato il varco senza dirlo esplicitamente, per poi declamare i diritti umani come un bimbo che recita la poesia di Natale. Oppure puoi fare come questo governo: impedire lo spaccio di false speranze e intanto ridiscutere tutta la questione a livello europeo. Il che significa anche graffiarsi un po’ con la Francia, che non resiste ai suoi istinti colonialisti”.
Insomma, Grillo getta benzina sul fuoco sulla già complicata questione con la Francia, innescata da Di Maio la settimana scorsa. Un gesto che Grillo giustifica così: “affrontare una questione del genere, che era stata spostata sull’Italia in accordo con chi ci ha preceduto in cambio di qualche aiutino, richiede anche una certa rudezza e assunzione di responsabilità. Oggi, le persone che non ne possono più di restare, ad esempio, nella dissanguata Africa perlomeno sanno come la vede l’Europa e quali sono le loro prospettive a fuggire verso l’Unione dei Divisi”.
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