Il leader della Lega è ovviamente contento per il risultato del voto in Sardegna, ma precisa su la Repubblica: “Io col vecchio centrodestra non tornerò mai, questo deve essere chiaro. Governiamo insieme nelle regioni, nei comuni. Ma finisce lì”. Poi tranquillizza gli alleati: ” E’ un voto locale, sulle scelte nazionali non cambia nulla. Non mi sento più forte io e non deve sentirsi più debole Di Maio”, ha detto il ministro dell’Interno a “Quarta Repubblica” su Rete 4. “Il M5s sperava in un risultato maggiore, gli unici perdenti che stanno festeggiando, però, sono quelli del Pd”, ha aggiunto.
Il centrodestra, dunque, pare godere di ottima salute e punta già alle regionali di fine mese in Basilicata, per fare “cappotto”. Tuttavia, già in queste ore, tornano le scintille nei rapporti tra Forza Italia e Lega, con gli azzurri convinti che “il peggio sia passato”, che l’Opa ostile lanciata dal segretario federale contro l’elettorato azzurro, vincente il 4 marzo, sia ormai stata ormai arginata.
Berlusconi: “Forza Italia è essenziale nel centrodestra” – Concetto ribadito dal leader Silvio Berlusconi nei suoi colloqui post-voto: “La Lega al 12% e Forza Italia all’8% dimostrano che Salvini è stato ridimensionato e non è autosufficiente”. Dentro Forza Italia fanno notare che se in Sardegna il rapporto con la Lega fosse stato di 20 a 5, il Carroccio avrebbe avanzato pretese per la candidatura alla presidenza della Regione Piemonte. “Il centrodestra si conferma anche in Sardegna la maggioranza naturale degli italiani che in tutte le tornate elettorali regionali dopo il 5 marzo 2018 hanno premiato l’unità della coalizione. Sono soddisfatto, comincia una stagione nuova”, ha sottolineato Berlusconi.
Argomenti: giorgia meloni matteo salvini silvio berlusconi