Le sue tesi sono ovviamente a senso unico. Salvini è tornato a commentare la strage in Nuova Zelanda, compiuto da un estremista di destra, dichiaratamente fascista, il 28enne Brenton Tarrant, e che è costato la vita a 50 mussulmani riuniti in preghiera. Ma Salvini sulla parola estremismo non è d’accordo. Anzi, per il Ministro “l’unico estremismo che merita di essere attenzionato è quello islamico”.
“Le frange di estrema destra e estrema sinistra sono fatte di fanatici e li condanniamo moralmente. Ma se c’è un estremismo per cui firmo la metà degli atti come ministro dell’Interno è quello di matrice islamica”.
“Considerarmi corresponsabile è da Tso” ha chiosato poi il ministro.
Salvini però ha evitato di prendere in considerazione una vicenda nulla affatto marginale: Tarrant ha citato tra i suoi ‘idoli’ il candidato alle elezioni lovali della Lega nonché frequentatore delle iniziative di Salvini, Luca Traini. Ossia l’uomo che è andato a sparare contro tutti i neri che incontrava a Macerata e che è stato considerato un esempio da seguire. Salvini qualche domanda potrebbe farsela.
Così mentre tutto il mondo sta esprimendo il suo cordoglio per le vittime della stage terrorista, perché di questo si tratta, Salvini è impegnato nella sua continua e perenne campagna elettorale e non si schioda dalle sue posizioni estreme.
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