Al momento è solo una sensazione. Ma molti indizi fanno pensare che il credito che i M5s hanno riscosso alle ultime elezioni sia finito di tradimento in tradimento, di incompetenza in incompetenza e di disastro al governo del paese e in molte delle città dove loro amministrano.
E ora il Pd dopo il crollo non solo in molti sondaggi ha raggiunto i grillini ma ha nel mirino la Lega di Salvini, visto che la xenofobia fine a se stessa può pagare all’inizio, ma alla fine l’indebitamento del paese e i favori ai furbi (condoni, sanatorie) potranno essere mal digeriti da coloro che rispettano le regole.
Sì, la “vera competizione” dal punto di vista politico è con la Lega. Lo afferma il neo segretario del Pd Nicola Zingaretti oggi a Bruxelles che poi precisa: “la vera competizione è con la possibilità di indicare all’Italia un’altra strada che garantisca più lavoro, più sicurezza, più sviluppo fondato sulla sostenibilità”.
Secondo Zingaretti “in tanti hanno votato Lega e in parte M5S perché cercavano una maggiore giustizia” e “oramai è passato più di un anno e l’Italia sta andando nel verso opposto”.
Il segretario dem afferma di guardare a “queste richieste degli italiani con grande rispetto”, ma li avverte che “che quel progetto sta fallendo”.
Infine la messa in guardia dal rischio che possano vincere “i nazionalisti, i capipopolo, che difendono solo i loro paesi”, ed in quel caso “l’Italia ci rimetterà, perché saremo isolati”.
Argomenti: matteo salvini