Salvini aizza i suoi contro la Gruber ma arrivano le critiche: "mistificatore"
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Salvini aizza i suoi contro la Gruber ma arrivano le critiche: "mistificatore"

Il Ministro ricicla uno spezzone di un'intervista di qualche giorno fa per dimostrare di aver fatto bella figura.

Lilli Gruber e Matteo Salvini
Lilli Gruber e Matteo Salvini
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14 Maggio 2019 - 14.28


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Poco meno di due settimane alle elezioni europee, poco meno di due settimane per convincere gli ancora indecisi a far migrare i propri voti verso la Lega. Matteo Salvini sulla carta ha tutte le possibilità di vincere nei modi che detta lui, ma sa che battere il ferro finché è caldo è la migliore strategia politica in campagna elettorale. Specie se, come ha visto, il suo consenso social negli ultimi tempi sta avendo come controaltare una fiera resistenza che sta iniziando a organizzarsi e, seppur molto lentamente, inizia a capire come muoversi contro la sua continua propaganda. 
Per questo Salvini sfodera dalla sua manica ogni asso che ha: e aizzare il suo popolo contro Lilli Gruber, di cui è stato ospite settimana scorsa, è ancora utile ma potrebbe denotare un certo grado di allarme. D’altronde, i suoi avversari sono più decisi che mai e mai come adesso la sinistra – si spera – ha capito l’importanza di votare alle elezioni europee. 
“Un paio di minuti “frizzanti” per voi con Lilli Gruber e vi verrà voglia di votare Lega!” twitta Salvini e condivide un video in cui, sforbiciando, ritaglia pezzi della sua intervista-litigio con Lilli Gruber, facendo sembrare come se lui, per usare un termine che piace tanto ai suoi fan, la ‘asfaltasse’. 
Chi ricorda la trasmissione sa che Salvini non ha avuto certo vita facile, e su twitter glielo stanno ricordando: “Difficilmente ho visto un ministro fare una figura peggiore in tv di quella che ha fatto lei quella sera. oggi ha avuto il coraggio di estrapolare un piccolo monologo facendo risultare un trionfo. Mistificatore” gli dice qualcuno. Ma non è certo Lilli Gruber il punto: la propaganda di Salvini sermbra essersi arenata sui soliti argomenti e, sebbene il suo consenso sia ben lungi dal diminuire, questa isteria è un segnale di nervosismo. Forse dovuto al possibile risultato delle elezioni, dove la vittoria delle estreme destre è possibile ma non scontata, forse per il dopo elezioni. Quando volenti o nolenti, la campagna elettorale dovrà finire e alcuni nodi potrebbero venire al pettine. 

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