Salvini (e altri) violano il silenzio elettorale: partono le denunce alla polizia postale
Top

Salvini (e altri) violano il silenzio elettorale: partono le denunce alla polizia postale

Il Codacons ha annunciato di voler presentare anche un esposto all'Agcom per oscurare gli account dei politici che non hanno il silenzio

Salvini (e altri) violano il silenzio elettorale: partono le denunce alla polizia postale
Preroll

globalist Modifica articolo

26 Maggio 2019 - 09.14


ATF

”Il silenzio elettorale è stato violato”: mentre le Elezioni europee 2019 entrano nel vivo arriva la denuncia del Codacons. Secondo l’associazione dei consumatori alcuni personaggi politici non avrebbero rispettato la consueta ‘pausa’ elettorale da effettuare il giorno prima e il giorno stesso del voto: “Nonostante la legge imponga in queste ore il silenzio elettorale, partiti e politici di ogni schieramento si sono scatenati su web e social network lanciando messaggi agli elettori, in piena violazione della normativa vigente”.
”Abbiamo presentato un esposto all’Agcom e alla Polizia Postale affinché sia aperta una istruttoria nei confronti dei trasgressori chiedendo di intervenire da subito oscurando gli account di quegli esponenti politici che hanno lanciato messaggi agli elettori in barba ai divieti”.
La polemica investe il titolare del Viminale. “Salvini, ministro dell’Interno, dovrebbe dare l’esempio rispettando il silenzio elettorale che invece sta violando – scrive Matteo Renzi su Twitter -. Non utilizzo il suo stesso metodo facendo propaganda, gli ricordo solo le figuracce che l’Italia ha fatto per colpa di parlamentari assenteisti come lui” twitta Renzi postando il video di alcuni anni fa, quando Salvini era eurodeputato, in cui il vicepremier fu accusato di essere un ‘fannullone’ dal socialista belga, Marc Tarabella, per l’assenteismo a Strasburgo.


Leggi anche:  Il fondatore della Lega attacca Salvini: "E' un incapace, il congresso va fatto prima del voto"

All’attacco pure Carlo Calenda che, sempre su Twitter, punta il dito anche contro Di Maio per la vicenda Mercatone Uno: “Uno rompe il silenzio elettorale, l’altro non si accorge di un fallimento che lascia per strada 1.800 persone. Sono i due vicepremier, nessuno dei due ha mai lavorato, nessuno dei due ha capito come si lavora o come ci si comporta nelle istituzioni”.
L’affondo su Twitter arriva anche da Laura Boldrini: “Abbiamo un ministro dell’Interno che non lavora, sempre in giro a fare comizi. Poteva sfruttare questa occasione per sbrigare qualche pratica. E invece no, viola il silenzio elettorale e come al solito passa la giornata a twittare”.

Native

Articoli correlati